Ferdinando De Giorgi: “Abbiamo giocato una partita molto intensa, restando sempre concentrati. Una delle chiavi è stata sicuramente la battuta, oggi abbiamo servito ad altissimo livello. Credo che abbiamo sbagliato solo sette battute, ma realizzato otto ace, riuscendo a tenerli costantemente sotto pressione. Anche muro e difesa hanno funzionato molto bene. Abbiamo apportato alcune modifiche rispetto alla prima partita, e si sono viste. Siamo stati molto efficienti e credo che la squadra stia crescendo partita dopo partita. Questo deve darci sempre più fiducia e consapevolezza nei nostri mezzi. Anche sotto pressione, oggi abbiamo gestito bene la situazione. Questa è una squadra che sta acquisendo sempre più maturità anche da questo punto di vista. Era una partita da dentro o fuori, ma l’abbiamo interpretata nel miglior modo possibile. L’ho detto anche prima dell’inizio del Mondiale: questo è un gruppo speciale. Speciale perché si aiuta, perché ha intrapreso un percorso, lo sta portando avanti e continua a crescere.”
Simone Giannelli: “Sono molto contento della partita che abbiamo giocato. Avevamo perso contro il Belgio nella fase a gironi e ci avevano messo seriamente in difficoltà. Sapevamo però di poter alzare il nostro livello, anche se va detto che loro avevano fatto una buona prestazione. Siamo stati bravi a entrare in campo pronti, preparati, concentrati per giocare punto a punto. Poi siamo stati ancora più bravi a gestire bene le varie fasi del match, mantenendo la lucidità anche quando eravamo avanti di diversi punti. Sono particolarmente soddisfatto perché anche il terzo set, che poteva prendere una piega diversa, siamo riusciti a portarlo a casa restando sempre attaccati alla partita. Proprio per questo vogliamo continuare a farlo fino alla fine, perché il livello si alzerà ancora e questa mentalità ci può aiutare. Essere ancora tra le prime quattro squadre al mondo è motivo di grande orgoglio, in questo torneo abbiamo dimostrato che una sconfitta non basta a farci perdere le nostre certezze. Oggi si è vista un’Italia in netta crescita. Le sconfitte servono, perché ti aiutano a capire dove sei e cosa devi migliorare. È stato così anche per noi: non siamo un gruppo che si abbatte. Certo, preferiamo vincere, ma la sconfitta fa parte del nostro sport e del nostro lavoro. Finché il regolamento ci dice che siamo in corsa, noi siamo in corsa e balliamo. Sono davvero contento non tanto di come abbiamo reagito, ma di come abbiamo agito dopo quella sconfitta.”
Fonte e foto Fipav