La Fiorentina femminile continua a perdere pezzi. Dopo l’addio di Tatiana Bonetti, che un mese fa ha lasciato il club viola per approdare all’Atletico Madrid dove ha firmato un contratto di tre anni con un ingaggio da ottantamila euro a stagione, arriva un’altra tegola per Antonio Cincotta: Abi Kim, calciatrice americana classe 1998 arrivata a Firenze dall’Orlando Pride nel mese di ottobre del 2020, dopo la gara di Coppa Italia contro l’Inter, ha espresso la sua volontà di lasciare la Fiorentina e tornare in patria ufficialmente per «problemi familiari». Guarda caso, però, tra poco avrà inizio la National Women’s Soccer League 2021. Questo dopo appena 4 mesi di permanenza in viola e 12 presenze tra campionato e coppe.
Non c’è pace, dunque, per mister Cincotta che, prima di ogni match, deve fare la conta delle ragazze sulle quali può puntare. E fino al mese di giugno 2021 la società viola non può neanche rimpiazzare Kim con un’altra calciatrice con passaporto extracomunitario. Adesso, insomma, l’americana non è sostituibile. E questo quando si avvicinano inesorabilmente gli ottavi di Champions League: oggi, infatti, ci sarà il sorteggio e la Fiorentina conoscerà il suo prossimo avversario. La domanda, però, è una sola: come affrontare gli ottavi di Champions League con una squadra decimata da infortuni e addii? Senza Guagni (e non era nei piani). Senza Bonetti (e non era nei piani). Senza Catena e Mascarello, le due centrocampiste sulle quali la Fiorentina aveva puntato tutto in vista della stagione in corso. E adesso anche senza Abi Kim. Questo senza contare che ci sono calciatrici che avrebbero bisogno di riposo. Di rifiatare. E anche chi, come Alice Tortelli, starebbe giocando solo grazie ad infiltrazioni. Insomma, è una situazione particolarmente difficile da gestire, quella attuale, per l’allenatore viola. Una situazione che mai avrebbe pensato di dover vivere.