Le parole del tecnico della Fiorentina, Cesare Prandelli alla vigilia della gara contro la Roma
Quali sono le sicurezze dalle quali la Fiorentina deve ripartire?
Nel calcio ci sono momenti in cui passi da essere scarso ad essere fenomeno in tre giorni.
Le critiche ala squadra.
La critica può aiutare a superare i momenti difficili, la società sta programmando, la società non c’entra niente, il Presidente è arrabbiato, sta a noi tirare fuori gli attributi, non dobbiamo scendere in campo contro la Roma quale vittima sacrificale.
Quali gli errori da non ripetere
Non bisogna ripetere gli errori delle ultime trasferte senza abbassare la tensione, dobbiamo uscire da questa situazione già da domani.
Callejon
Può essere sicuramente una risorsa.
Ambrabat in panchina, scelta punitiva.
Da domani deve dimostrare di essere integrato in una squadra, deve verticalizzare il suo gioco, deve essere determinato.
La partita contro la Roma
Non bisogna avere paura, ci deve essere la consapevolezza di fare una grande partita.
Ha sentito il Presidente Rocco Commisso?
Il Presidente è molto arrabbiato, condivido certi suoi aspetti, la squadra deve dare di più, ma Rocco non ha perso l’entusiasmo.
Come uscire da questa situazione
L’aspetto umano deve supplire a deficienze tecniche, la Fiorentina è da tre anni che ha queste difficoltà, la dirigenza sta programmando, vuol costruire una squadra, ma adesso ci son da fare i risultati.
La partita di Udine
Era l’Udinese che attendeva la Fiorentina, ricalcando l’ottima prova offerta contro l’Inter, noi dovevamo percepire che c’era da mantenere il risultato, con la Roma le parti si ribalteranno, saranno i giallorosse a fare la gara.
Montiel a due minuti dalla fine della partita.
Rispetto le altrui opinioni, in quei pochi minuti, per paradosso, poteva succedere di tutto, Montiel poteva essere una soluzione.
Tante persone, anche amici, dovrebbero avere più sensibilità nelle loro critiche, ma resteranno amici.