Calcio: Si è recuperato il 3° match di campionato
LA FIORENTINA INTERROMPE LA STRISCA VINCENTE ; COL GENOA E’ 1-0
Si voleva scavalcare l’Atalanta per poi mettere nel mirino la Lazio…invece si stoppa la mini serie
Sousa sbagliava la formazione : toglieva Kalinic Ilicic e Tello; immetteva Zarate con Sanchez a copertura ; giocava Salcedo per il giallo già rimediato da Tomovic nei 27 minuti già giocati .
Purtroppo non ci si abbraccia così anche stasera !!!
Da Marassi servizio fotografico di Tiziano Pucci
LA TELA DI PENELOPE-SOUSA
di Alessandro “Coppins” Coppini
Genova- La sposa di Ulisse, per evitare il matrimonio con uno dei Proci, disfaceva la notte la tela funebre per Laerte, che di giorno aveva tessuto. E così sta facendo l’allenatore viola: vince qualche gara, lancia definitivamente Chiesa, sembra aver trovato la formazione giusta poi sbaglia tutto e torna al punto di partenza. Del trittico di gare pre-natalizie (Genoa, Lazio, Napoli) sembrava proprio quella con i rossoblù quella più alla portata. La logica voleva perciò che la formazione fosse la migliore possibile. E invece Sousa lascia fuori Iliciìc e un Kalinic in forma strepitosa, schiera esterno avanzato Milic (un obbrobrio calcistico!), e mette dentro il disordinatissimo Zarate (che non può fare il centravanti). Il quarto d’ora iniziale della gara, cioè quello finale del primo tempo della partita sospesa a settembre, è da incubo: tre volte il Genoa arriva ad un passo dal goal per poi passare in vantaggio. Prova a correggersi il mister inserendo Kalinic e la squadra sembra in grado di prendere in mano la partita, ma a parte una traversa di Zarate (meglio come seconda punta) non produce nient’altro. Ma è quello che succede negli ultimi 8 minuti a rendere certo quello che era un sospetto: Paulo Sousa lo fa apposta! Un giocatore con 217 presenze in club di alto livello, 62 partite con la nazionale portoghese e 11 anni di carriera di allenatore non può fare certe cose solo “per errore”. Se la formazione iniziale poteva essere giustificata dal tentativo (poi fallito) di coprire di più il centrocampo, mettere Ilicic a 8 dal termine e Tello a 2 (DUEEE!) minuti dal novantesimo non ha nessuna logica ne giustificazione. Lo sloveno ha il maggior tasso tecnico della rosa ma non è uomo da scampoli finali: è un po’ legnoso e ha bisogno di entrare pian piano nelle partita. Tello è velocissimo e si deve sfruttare in contropiede: il campo di Marassi era scivoloso e pieno di zolle e la Fiorentina stava attaccando, perciò gli spazi erano minimi. E’ assolutamente impossibile che Sousa non conosca queste nozioni elementari. E’ dal gennaio scorso, quando non ci fu campagna acquisti con al squadra al primo posto, che l’allenatore sente tradita la sua ambizione, ed è da allora che fa dispetti, verbali o “pratici” come quello di ieri sera. Altra spiegazione non c’è ma non c’è nemmeno soluzione: cambiare ora l’allenatore vorrebbe dire non poter programmare il futuro. L’unica strada (forse ) è armarsi di pazienza, e sperare nel ritorno di Ulisse che si riprenda la sua Penelope: noi abbiamo già dato!
PAULO SOUSA: “KALINIC? SCELTA TATTICA”
Genova- a fine partita incalzato dalle domande della stampa fiorentina evidentemente delusa dalla prova dei viola sconfitti 1-0 nel recupero del match della 3° giornata dell’11 Settembre scorso, ( gol di Lazovic) sul banco degli imputati per la formazione iniziale, sale Mister Sousa che ha spiegato così il suo punto di vista dopo la sconfitta col Genoa. “Kalinic? Scelta tattica ma anche di rotazione, e per la mancanza di Babacar, pensando a quanto abbiamo ancora davanti, volevo equilibrare il minutaggio”. Poi sul match: “All’inizio abbiamo provato a portare più giocatori sulle fasce, dove loro sviluppano il gioco. Abbiamo provato a rimontare, ma non ci siamo riusciti”. “Purtroppo abbiamo sbagliato diverse situazioni individuali, che non ci hanno permesso di raggiungere l’obiettivo – ha aggiunto il tecnico viola -. Dovevamo recuperare, e quindi rischiare, altrimenti avrei potuto risparmiare Kalinic”. “Oggi il campo non era granché, ma noi eravamo in una giornata dove le cose ci sono andate un po’ storte – ha proseguito -. Abbiamo avuto una crescita durante tutta la seconda parte”. Poi su Zarate: “Quello che gli serve per la continuità e per le grandi partite è l’atteggiamento giusto. Noi cerchiamo di aiutare tutti, e lo vogliamo portare al miglior livello possibile”.