Cara Gazzetta dello Sport, il Rinascimento Juve non esiste. Il Rinascimento è solo viola e i geni che fecero grande Firenze hanno guidato le giocate della Fiorentina, non quelle dei bianconeri. Una grande partita da parte dei viola, che esalta per prestazione e risultato e al tempo stesso fa rabbia per le tante, troppe occasioni in cui si è vista la brutta controfigura di questa squadra. Ma oggi non è notte di rimpianti. La Fiorentina ha battuto i presunti migliori sotto ogni punto di vista. Viola superiori tatticamente (bravo Sousa, almeno fino ai cambi), più determinati, più concentrati, più tosti. Il gol di Higuain ha ovviamente riacceso la fiammella del timore, ma non più di tanto perché la Fiorentina non ha mai sbandato. La partita, oltre a rimpannucciare una classifica ancora mediocre, ci consegna tre elementi di riflessione: la crescita da stropicciarsi gli occhi di Chiesa, l’impegno non contaminato dalle sirene milionarie di Kalinic, la scoperta di Sanchez difensore accorto e affidabile. Spettacolare la coreografia della Fiesole per Antognoni, il suo “debutto” in campionato non poteva essere migliore di così. (Foto Galassi)
Tatarusanu 6 – Sbroglia bene qualche mischia, continua ad essere timoroso nelle uscite.
Sanchez 8 – Insuperabile. Compensa la lentezza con il posizionamento e l’anticipo. Mette il capoccione su ogni palla alta e il piedone ruvido in ogni contrasto.
Astori 6,5 – Controlla a distanza Dybala senza concedergli giocate rilevanti.
Gonzalo 6,5 – Perno centrale fronteggia Higuain che lo brucia nell’occasione del gol, ma è l’unica incertezza in una gara piena di attenzione.
Olivera 6,5 – Anestetizza Cuadrado e i suoi scatti, si propone in avanti con grande determinazione anche se non con altrettanta efficacia. In ritardo su Higuain nell’azione del gol bianconero.
Badelj 7 – Giostra sul centrocampo con autorevolezza. Il suo lancio per Chiesa si trasforma in gol.
Borja Valero 6 – Non lesina impegno, ma la sua vena “poetica” sembra essersi inaridita.
Chiesa 7,5 – Assalta l’area avversaria all’arma bianca e dà copertura al fianco destro della difesa. Il suo movimento con tentativo di deviazione disorienta Buffon e favorisce il gol di Badelj: giusto attribuirgliene il merito almeno al 50%.
Bernardeschi 6,5 – Si sacrifica nell’annullare la fonte del gioco bianconero Marchisio, che cancella dal campo. Assist perfetto per il gol di Kalinic.
Vecino 7 – Prova il tiro da ogni posizione, Buffon e l’incrocio dei pali gli negano la soddisfazione del gol. Inserimenti e ripartenze a raffica.
Kalinic 8 – Un gol di precisione e una battaglia continua in solitario contro i tre corazzieri della difesa bianconera. Come l’ultimo degli Orazi contro i Curiazi, alla fine è lui che esce vincitore.
Cristoforo 6,5 – C’è da tenere il pallone lontano dall’area viola. Assolve il compito con sagacia.
Tello 4 – Un quarto d’ora di nulla.
Ilicic 4 – Entra nel finale ma corre come se avesse nelle gambe ottanta minuti. A tu per tu con Buffon potrebbe chiudere la gara col terzo gol ma pasticcia in modo maldestro.
Paulo Sousa 7 – Azzeccatissima la formazione iniziale. Sanchez difensore centrale si rivela una genialata. La squadra si mantiene carica e concentrata senza cali di tensione per tutta la gara. I cambi, non è una novità, rischiano di pregiudicare tutto.
Arbitro Banti & C. 6 – Qualche fischio sballato, ma direzione quasi equanime. L’errore più grave? Risparmia a Chellini il secondo giallo nel finale di gara.
Commento Sky Compagnoni-Marchegiani (più studio) 5 – Telecronaca accettabile, spalla tecnica poco incisiva, post gara in banco e nero nonostante la tv sia a colori: si parla solo della sconfitta della Juve, dimenticandosi che ha vinto la Fiorentina. Ma non è una novità.