Di Paolo Caselli
Andrea Della Valle voleva fare la conta per vedere se erano in maggioranza i “rosiconi” o i “leccavalle”. Beh, ieri si è sentita chiara e netta palesando il predominio dei critici nei confronti della proprietà.
Infatti, per la prima volta da quando la contestazione ha preso voce dalla “Curva Fiesole”, anche la Maratona e la Tribuna Coperta hanno seguito i cori che invitavano Della Valle a farsi da parte.
Dunque il “redde rationem” c’è stato ed il messaggio è partito, forte, rumoroso e chiaro!
La società è perlopiù assente, il tecnico Pioli in sala stampa è parso smarrito, le sue dichiarazioni sono state ovvie, grigie, narcotizzate ed é stato tempestivo l’addetto stampa a porre fine alle domande, stavano arrivando quelle “non ufficiali”, imbarazzanti e forse le più pertinenti.
Resta il fatto che la squadra che ha ottenuto una vittoria in sette partite, sei punti su ventuno disponibili, prima della sosta con corsa, grinta, spirito di gruppo aveva supporto alla propria innegabile pochezza tecnica.
Dopo la sosta due gare, due sconfitte, sette gol subiti, due realizzati da giocatori subentrati dalla panchina.
Analizziamo la Fiorentina: la difesa, finora punto di forza, subisce le iniziative degli attaccanti avversari, prima Quagliarella a Genova, poi, ieri Kean; il centrocampo ha due titolari, Benassi vero e proprio “flop”, le riserve non sono all’altezza; l’attacco dimostra il fallimento della campagna acquisti, i tre fantasisti, trequartisti, mezze punte, fate voi, si sono rivelati un “fiasco”, Simeone lasciato solo a reggere il peso dell’attacco, Chiesa talento che in questa squadra rischia di perdersi, Babacar ha la testa altrove.
Un allenatore modesto, in linea con le aspettative della proprietà, un ambizioso a Firenze ha vita difficile, vedi alla voce Prandelli, Montella, Souza.
Direttore Generale in piena confusione, non solo dialettica, legato ad un calcio antico ma soprattutto la principale causa della mediocrità della Fiorentina è l’assenza della proprietà, salita su un Aventino che denuncia l’assoluta lontanza dei Della Valle ed il loro disaffezionamento.
Alla Fiorentina, ai colori viola rimangono, come sempre, da sempre, i tifosi, e se non loro, chi?