Non c’è nessun dubbio sul fatto che Nikola Milenkovic sia diventato negli anni un perno della difesa della Fiorentina. La scorsa stagione infatti in coppia con German Pezzella (quest’anno impiegato pochissimo a causa del problema alla caviglia) hanno fatto faville. Il difensore nonostante mostri in campo sempre una grande autorità da “veterano” va ricordato che è un classe 1997 ed ha quindi ancora un grande margine di crescita, potrà divenire uno dei migliori nel suo ruolo. Con Iachini alla guida dei viola, egli non ha avuto alcun problema visto che veniva schierato nella difesa a tre, da lui preferita. Tutto cambia ora con Cesare Prandelli visto che il tecnico di Orzinuovi metterà probabilmente in campo il 4-2-3-1. Nikola il quale gioca sicuramente peggio in questo caso (basta averlo visto in alcune uscite della sua Serbia nei quali è stato impiegato nei quattro, o addirittura come terzino), dovrà ricostruirsi una credibilità da difensore a quattro.
Il suo futuro è ancora tutto da scrivere. Milenkovic ha un contratto in scadenza nel giugno 2022, la Fiorentina non vuole assolutamente privarsene e quindi farà uno o più tentativi di rinnovo con un cospicuo aumento d’ingaggio per un elemento su cui punta per innalzare il livello del club. Se il rinnovo non dovesse arrivare poi i viola si vedrebbero costretti a cederlo, magari già a gennaio per non incorrere nel rischio di doverlo “svendere” o ancor peggio di perderlo a parametro zero. Le pretendenti sicuro per uno con le sue qualità non mancano, in pole c’è il Milan di Pioli, suo grande estimatore che l’ha già avuto negli anni sulla panchina viola.