Di Fiorentina-Juventus abbiamo raccontato tutto. La vigilia. L’attesa. Quella che potrà essere la formazione che mister Pioli opporrà agli uomini di Allegri. Abbiamo raccontato anche della sontuosa cornice di pubblico che il Franchi si appresta a mettere in scena. E’ attesa anche una coreografia incredibile in Curva Fiesole.
Quello che resta da raccontare è un feeling che deve essere ritrovato fra due giocatori fondamentali di questa Fiorentina. Simeone e Chiesa non sembrano trovarsi più come prima. In città si mormora pure che i due non si stiano particolarmente simpatici. Questo poco importa, l’importante è che in campo tornino a trovarsi, come facevano in passato.
Per Pioli e per tutta la squadra è troppo importante che tornino a dialogare, tornino ad intendersi negli ultimi sedici metri. E che entrambi siano meno egoisti. Di esempi, adesso, ce ne sono tanti. Contro la Roma, Chiesa davanti al portiere serve un pallone a Simeone che, in ritardo, vanifica un’occasione colossale per il raddoppio che avrebbe chiuso la partita. Figuraccia per il Cholito, che non ha digerito le critiche piovutegli addosso.
Passano le settimane e la storia si inverte. Sia a Frosinone che a Bologna, Simeone riceve palla in campo aperto, punta la porta e tira (sempre piuttosto male). Anziché servire Chiesa, meglio piazzato, ha sempre deciso di ignorarlo.
Un problema, grosso, per la Fiorentina. Da stasera la musica deve cambiare. Servono duetti, giocate, un’intesa ritrovata fuori e dentro il campo. Qualunque sia stato il problema fra i due, se mai ce n’è stato uno, deve essere risolto. E l’occasione di stasera è ghiotta. Rinascere in coppia contro la Juventus può valere doppio.
di Redazione 2