Firenze- Come buttare via la vittoria..come buttarsi via : non una ma due volte. La Fiorentina avrebbe potuto chiudere la gara col Genoa con una robusta messe di reti all’attivo. Ne ha segnate comunque tre ma non sono bastate per un minuto di disorientamento collettivo della squadra che, con supponenza, pensava di avere già incamerato i tre punti. “Non dire gatto…” ricorderebbe il saggio Trap.
Peccato, sarà per un’altra occasione. L’abbiamo detto molte, troppe volte in questo campionato. La Fiorentina era scesa in campo con la giusta determinazione, il giro palla non proprio pirotecnico era stato sufficiente ad aprire più volte la difesa del Genoa, Chiesa faceva il bello e cattivo tempo sulla sua fascia, Ilicic pareva in “modalità on” (almeno nel primo tempo). Due reti segnate, altrettante sprecate: poco male quando si domina la partita e da un momento all’altro si attende il terzo gol. Invece guai a rilassarsi, un minuto di follia e il Genoa è di nuovo alla pari. Sousa azzecca la mossa Bernardeschi e Kalinic riporta la giustizia in campo. E di nuovo si attende la fine per festeggiare una vittoria recuperata quasi all’ultimo tuffo tra un gol sbagliato e un ultimo svarione. Fatale.
Ps: S’è preso tre gol anche senza Tomovic. Meditate gente, meditate…
Sportiello 5,5 – Esordio in maglia viola con tre gol sul groppone: non il massimo. Nell’uscita su Simeone avrebbe potuto fare meglio.
Sanchez 5,5 – Errori di appoggio e recuperi caparbi. Fuori posizione sul passaggio filtrante di Taarabt per Simeone.
De Maio 6 – Pochi fronzoli e molta sostanza, Pinilla non lo impensierisce mai. Un po’ in affanno quando il Genoa attacca in velocità.
Astori 5 – Alza la mano chiedendo un fuorigioco inesistente anziché tampinare Simeone che segna. Da quel momento va in confusione totale. Prova anche a costruire ma non è giornata.
Olivera 5,5 – Argina Lazovic con disciplina tattica ma davanti non lo si vede mai.
Vecino 6 – Primo tempo da comparsa, secondo tempo più incisivo ma senza eccellere.
Badelj 5,5 – Il gioco passa tutto da lui che si limita al minimo sindacale.
Borja Valero 5 – E’ il più mobile dei giocatori viola, spunta in ogni parte del campo. La generosità non gli fa difetto, la leggendaria precisione di tempi passati pare invece dimenticata. Sui tiri in porta stendiamo un velo pietoso.
Chiesa 8 – Segna un gol sintesi di astuzia, tecnica, scelta di tempo e potenza. Uccide la traversa con un tiro alla dinamite. La Fiorentina si regge sulle sue giovanissime spalle. Lotta come un giaguaro su ogni pallone. Con la sua uscita dal campo si spenge ogni velleità viola.
Ilicic 6 – Festeggia il compleanno con un cross che si trasforma in gol. Attivo e reattivo nella prima parte del match ma sempre molto lento e macchinoso. Col procedere della partita si appisola.
Kalinic 7 – Tocco felpato e velenoso per il 3 a 2 che dovrebbe richiudere la gara, ma i suoi compagni non sono d’accordo. Consueto dispendioso lavoro di sponda e di difesa del pallone.
Bernardeschi 6,5 – Mette piede in campo ed inventa azione ed assit per far tornare in vantaggio la squadra. Si immola sulla linea di porta (con espulsione per fallo di mano) per evitare il gol, riuscendo solo a ritardarlo di qualche secondo.
Cristoforo 5 – Con la sua freschezza dovrebbe aiutare la squadra a gestire il vantaggio: missione fallita.
Tello sv – Entra ma forse non se ne accorge neanche lui.
Sousa 5 – Buono l’atteggiamento della squadra che supera col palleggio il marcamento a uomo in ogni zona del campo predisposto da Juric. Non riesce a mantenere i suoi giocatori concentrati dopo il doppio vantaggio: grave deficit di maturità.
Arbitro Orsato & C. 7 – Nessun errore grave. Valutazione omogenea dei falli. Ineccepibili i cartellini mostrati.
Commento Sky Tecca-Rocchi 7 – Non inquinano la gara né con la faziosità, né con luoghi comuni e banalità.