Giornata storica per l’atletica italiana con la Toscana che è protagonista. Elena Vallortigara, la saltatrice in alto veneta tesserata dei Carabinieri, a Londra nella decima tappa della IAAF Diamond League, spicca il volo a 2,02. La russa Mariya Lasitskene, campionessa mondiale della specialità, ha dovuto saltare 2,04 per avere la meglio sull’azzurra che oggi è stata capace di migliorarsi di ben 6 centimetri e che chiude quindi seconda nella sua gara.
La Vallortigara quindi, saltando 2,02, diventa la seconda italiana di sempre nella specialità, dopo l’attuale primatista nazionale Antonietta Di Martino (2,03 all’aperto e 2,04 indoor) e superando un mito vivente come Sara Simeoni (2,01). Era dalla finale mondiale di Daegu (3 settembre 2011) con il bronzo della Di Martino a 2,00 che un’azzurra non riusciva a superare i due metri outdoor, mentre Alessia Trost (oggi quinta con 1,91, primato stagionale) ha saltato 2,00 indoor il 29 gennaio 2013. Nelle liste mondiali ed europee stagionali la Vallortigara sale al secondo posto, dietro la Lasitskene-Kuchina (2,04) e davanti alla belga Nafissatou Thiam (2,01). Inutile dire che si tratta di un ottimo viatico in vista degli Europei di Berlino che cominceranno il 6 agosto.
La costante crescita dell’atleta porta una firma chiara e indiscussa, quella del suoi allenatore Stefano Giardi, senese, responsabile del settore del Comitato regionale toscano della Federatletica. La stessa atleta in una bella intervista sulla Gazzetta dello Sport lo scorso maggio lo ringraziava, insieme ad un altro tecnico responsabile di settore Fidal Toscana, Ilaria Ceccarelli, per la sua rinascita dopo momenti bui.
In chiave Europei, si tratta di un altro risultato confortante. Giusto 24 ore fa erano arrivati gli exploit delle velociste azzurre al Trofeo Città di Orvieto. Nei 100 metri la pisana Anna Bongiorni con 11.39 aveva eguagliato controvento (-0.7) il personal best centrato nel 2017 agli Assoluti di Trieste. Alle spalle della bionda pisana dei Carabinieri si era piazzata la senese dell’Esercito Irene Siragusa (11.56, dopo che su questa stessa pista il 17 giugno aveva sfoderato un impressionante 11.21) poi Jessica Paoletta (11.62). Le tre sprinter si sono poi concesse un secondo round a base di 200 metri. A spuntarla anche qui è sempre la Bongiorni in 23.52 (-1.0) su Siragusa (23.59) e Paoletta (24.27).