Si chiude troppo presto la 20 km di marcia ai Mondiali di Tokyo per Antonella Palmisano. L’azzurra si ferma nel corso del dodicesimo chilometro dopo essere rimasta nel gruppo di testa fino a poco prima di metà gara, a una settimana dall’argento conquistato nella 35 km che ha aperto la rassegna iridata. Stavolta la campionessa europea in carica, medaglia d’oro quattro anni fa ai Giochi di Tokyo nella ‘venti’ disputata a Sapporo oltre che bronzo mondiale nel 2017 e nel 2023, non riesce a tenere il ritmo delle migliori e comincia a staccarsi dopo nove chilometri per poi perdere progressivamente terreno, ritirata come nella scorsa stagione alle Olimpiadi di Parigi.
Vince ancora Maria Perez, di nuovo al successo per firmare la sua seconda doppietta consecutiva ai Mondiali dopo quella di due anni fa a Budapest. La formidabile spagnola trionfa con il gran crono di 1h25:54 in una mattinata di cielo coperto distanziando negli ultimi quattro chilometri la messicana Alegna Gonzalez (1h26:06) e la giapponese Nanako Fujii (1h26:18), entrambe al record nazionale: il boato del pubblico saluta l’atleta di casa che resiste alla rimonta dell’ecuadoriana Paula Torres, quarta con lo stesso tempo di 1h26:18 davanti alla peruviana ex iridata Kimberly Garcia (1h26:22) e alla cinese primatista mondiale e campionessa olimpica Yang Jiayu (1h27:16). Quindicesimo posto per Alexandrina Mihai (1h29:44), oro europeo U23 quest’anno, e diciassettesima Federica Curiazzi (1h29:48).
“Sapevo che avrei potuto pagare la stanchezza muscolare – le parole di Antonella Palmisano – e l’avevo messa in conto. Non mi spaventava il ritmo forte, cercavo di esserci, ma le gambe hanno smesso di rispondere. Dopo il ritiro di Parigi mi ero ripromessa di non sminuirmi, devo essere contenta del mio percorso e di tornare a casa con un argento. Ho voluto aspettare al traguardo Maria Perez, in segno di riconoscenza per la nostra amicizia”.
Al maschile festeggia il suo primo oro Caio Bonfim, argento in questa edizione nella 35 km, argento olimpico e due volte bronzo iridato. In una gara ricca di colpi di scena, il brasiliano prevale in rimonta: dopo aver condotto il gruppo intorno al 14° km perde poi diverse posizioni (ottavo a quattro chilometri dall’arrivo, diciassette secondi di ritardo quando ne mancano due) ma risale per imporsi in 1h18:35 sul cinese Wang Zhaozhao (1h18:43), terzo lo spagnolo Paul McGrath (1h18:45) che era balzato in testa al 17° km approfittando della sosta di due minuti in ‘penalty zone’ per il giapponese recordman mondiale Toshikazu Yamanishi. Gli azzurri non riescono a inserirsi nella lotta per un piazzamento di vertice: 16esimo il bronzo europeo Francesco Fortunato (1h21:00), 34esimo Gianluca Picchiottino (1h23:50), 36esimo Andrea Cosi (1h24:18) dopo lo stop per il terzo ‘rosso’ al 14° chilometro. Quinta prova dell’eptathlon per Sveva Gerevini che non va oltre 5,80 (-0.3) nel lungo ed è sedicesima in classifica con 4439 punti a due gare dalla fine.
Foto Grana/Fidal