Vince ma non vola e in un momento della gara era anche giù dal gradino più alto del podio. E’ quanto successo nel salto in lungo donne ai campionati italiani di atletica a Rovereto. Larissa Iapichino, prima a saltare, aveva messo il muso davanti a tutte sin da subito, anche se con un modesto salto a 6,38. Al quinto salto Laura Strati ha messo la testa davanti, con 6,40. Larissa ha trovato la grinta per spingersi fino a 6,42 prima di un ultimo salto, a gara ormai vinta dopo il nullo finale della Strati, modesto a 6,22: niente zampata. Il titolo italiano si spera possa ora mettere una pietra sopra le polemiche e le tensioni di questi giorni, dopo il burrascoso cambio di tecnico con Gianni Cecconi messo da parte inopinatamente a favore di babbo Gianni (Iapichino). Si spera che da qui si possa ora ripartire e ricostruire un’atleta che è passata dal “salto e faccio atletica per divertimento” a una ragazza che ha ora il babbo allenatore dopo essersi già avvalsa del management curato dalla compagna del babbo allenatore. Non c’è che dire, un bel cambiamento di filosofia, con le relative pressioni che inevitabilmente tutto questo comporta. Terzo posto per la lucchese Elisa Naldi con 6,36 mentre è solo quarta con 6,29 la coetanea di Larissa, Arianna Battistella, che solo una settimana fa a Grosseto aveva stabilito la seconda miglior prestazione italiana di sempre tra le Juniores, dopo Larissa stessa, in una gara alla fine tecnicamente non ricchissima ma emotivamente equilibrata (più del dovuto) e divertente, almeno vista da fuori.
Splendidi protagonisti invece nella seconda giornata dei Campionati Italiani Assoluti di Rovereto: sono stati Paolo Dal Molin (Fiamme Oro) bronzo degli Europei indoor di Torun che firma il record italiano dei 110 ostacoli con 13.27 (+1.2 il vento) e dopo nove anni toglie un centesimo al primato di Emanuele Abate, il 13.28 di Torino nel 2012, e Marcell Jacobs (Fiamme Oro) che si conferma e vola in 10.01 nei 100 metri con vento contrario di -1.0, vincitore del quarto titolo italiano consecutivo con il secondo tempo in carriera, a un passo dal muro dei dieci secondi che aveva abbattuto a Savona il 13 maggio (9.95) ma in quella occasione con vento a favore di +1.5.
Consistente il primato personale e il successo nei 100 femminili per la pisana figlia d’arte Anna Bongiorni (Carabinieri) con il personale di 11.27 (-1.0), mentre sempre in chiave toscana la livornese Marta Giovannini fa poker stagionale di titoli italiani nelle prove multiple e dopo i Tricolori indoor Under 23 e assoluto, e dopo quello Under 23 all’aperto a Fabriano vince, complice anche l’assenza di Sveva Gerevini reduce da un infortunio, anche il titolo assoluto all’aperto.
Sempre i chiave toscana il tesserato per la Virtus Lucca Roberto Orlando va oltre gli ottanta metri (con 80,35) nel giavellotto, mentre è “toscano” anche il titolo italiano nell’alto donne per Elena Vallortigara che vive e si allena a Siena, con 1,88.
Delude invece Leonardo Fabbri: 20,29, solo terzo nel peso dopo i fasti del Golden Gala.