Richiesta di arresti domiciliari, respinta dal gip, il 12 ottobre, l’iscrizione nel registro degli indagati dell’ad, Maurizio Arrivabene, questi gli ultimi atti della Procura di Torino nell’ambito dell’inchiesta sui bilanci della Juventus.
Il motivo di queste richieste sono le plusvalenze nello scambio di calciatori, stipendi annullati causa emergenza COVID, in realtà, solo posticipato e false fatturazione per prestazioni inesistenti, in pratica falso in bilancio e false comunicazioni di mercato, ai quali si aggiungono ostacolo agli organi di vigilanza Consob e aggiotaggio informativo.
Secondo gli inquirenti, la società bianconera avrebbe alterato i bilanci di tre anni, da perizie contabili disposte dalla Procura si evince che tali alterazioni avrebbero comportato notevoli differenze tra i bilanci presentati e quelli realmente in essere.
Le accuse riguarderebbero sedici persone, tra cui il Presidente Andrea Agnelli, il vice Pavel Nedved e l’ad Maurizio Arrivabene