Effetto domino. E’ quello che si scatenerebbe se verrà pronunciata la sentenza dell’Uefa (che da giorni si vocifera) nei confronti del Milan a causa del fair play finanziario. Atalanta subito ai gironi di Europa League e Fiorentina ripescata al secondo turno preliminare. Le incognite però sono tante, forse troppe. Intanto la sentenza attesa da Nyon a cui poi seguirebbe l’iter di ricorso del Milan al Tas di Losanna.
Inoltre non è automatico che i gigliati affrontino una delle due formazioni che sono state sorteggiate mercoledì scorso a Nyon contro la squadra di Gasperini, ovvero i bosniaci del Sarajevo e gli armeni del Banants. Perché non è automatico? Perché la Uefa, nell’ipotesi in cui fosse la Fiorentina a disputare i preliminari, si prenderà un po’ di tempo per stabilire in via definitiva se i viola si aggiudicheranno il posto dell’Atalanta oppure se sarà preso in considerazione un nuovo abbinamento. Una strada che potrebbe essere percorsa qualora l’organo centrale del calcio europeo giudicasse troppo differente il livello di ranking tra i bergamaschi e la società viola (che negli ultimi cinque anni ha accumulato un punteggio a livello europeo nettamente superiore: i viola sono al 30° posto, i nerazzurri al 92°).
Ma intanto, come detto, serve una sentenza di condanna e di esclusione dalle coppe per il Milan, prima di iniziare a sognare in casa viola.