Al Polo Acquatico Federale di Ostia “FrecciaRossa” si è conclusa la Coppa Italia/F 2021
Nel prologo la finalina per il terzo posto è vinta dalla Plebiscito Padova che supera 14-3 la CSS Verona. Match fin da subito senza storia con le patavine, trascinate dalle triplette di Queirolo e Centanni, avanti 7-0 a metà del secondo e 11-3 dopo tre quarti di gara.
Finale 1° posto
LIFEBRAIN S.I.S. ROMA-L’EKIPE ORIZZONTE 5-6
Lifebrain SIS Roma: Sparano, Tabani 1, Galardi, Avegno 2, Giustini, Iannarelli, Picozzi 2, Sinigaglia, Nardini, Di Claudio, Storai, Bianchi, Brandimarte. All. Capanna.
L’Ekipe Orizzonte Catania: Gorlero, Ioannou, Garibotti 3 (1 rig.), Viacava, Aiello , Barzon, Palmieri 1, Marletta, Emmolo 2, Vukovic, Riccioli, Spampinato, Condorelli. All. Miceli
Arbitri: Daniele Bianco e Castagnola.
Note: parziali 0-2, 0-1, 3-1, 2-2. Nessuna giocatrice uscita per limite di falli. Superiorità numeriche: Lifebrain SIS Roma 1/7 e L’Ekipe Orizzonte 0/4 + 2 rigori. In porta Sparano (S) e Gorlero (O). Garibotti (O) fallisce un rigore (palo) a 4’57 del primo tempo. Ammonito per proteste il tecnico Capanna (S) a 7’17 del terzo tempo. In tribuna il presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli e il commissario tecnico del Setterosa Carlo Silipo.
Cronaca. Si parte forte e non potrebbe essere altrimenti. Sparano respinge le sassate di Emmolo e Garibotti, ma non può nulla sulla sciarpata di Palmieri (1-0). Giallorosse contratte e il 2-0 della mancina Emmolo è una logica conseguenza. Le etnee falliscono la prima chance in extraplayer e Tabani nell’azione successiva spreca a tu per tu con Gorlero. Il giro palla di Catania è veloce: Palmieri, ben servita la centro da Emmolo, conquista il rigore che però Garibotti spedisce sul palo. La Lifebrain SIS fallisce un’altra occasione in superiorità numerica (0/2) e il primo tempo si chiude qui.
Capanna prova a scuotere le sue ragazze che però faticano ad entrare nel match. Picozzi spara tra le braccia di Gorlero da posizione favorevole; alla centroboa Galardi non arrivano palloni giocabili. Dall’altra parte Aiello manca il tap-in vincente a porta vuota. Le traverse dicono no ad Avegno e Barzon. Invece Garibotti dai sette metri toglie la ragnatela dal sette per il “pesante” 3-0 all’inversione di campo.
Si riparte con la conclusione velleitaria di Tabani. Roma si sblocca con capitan Picozzi, che dal perimetro non lascia scampo a Gorlero (3-1), e torna in scia con il contropiede sull’asse Sparano-Picozzi che concede il bis per il 3-2. Poi botta e risposta tra Garibotti (zona due) ed Avegno (lato corto) per il 4-3 dopo tre quarti di gara.
Sale inevitabilmente la tensione nel parziale conclusivo. Sparano mura Emmolo; Gorlero frena Avegno. Poi Palmieri conquista un altro rigore, su assist di Marletta: questa volta Garibotti non sbaglia (5-3). Neanche il tempo di un amen e i diagonali di Avegno ed Emmolo portano il punteggio sul 6-4. Le giallorosse tornano in scia con Tabani che mette dentro dai cinque metri (6-5). Il pallone inizia a pesare: Marletta non è fredda dal lato corto; il contropiede di Di Claudio è fermato da un poderoso recupero di Barzon. Picozzi e Marletta falliscono due occasioni in superiorità numerica. Ultimo minuto vibrante: L’Ekipe prova a congelare la palla. Emmolo colpisce l’incrocio con un bel diagonale. Capanna chiama il time out per tentare il tutto per tutto. L’entrata di Tabani sembra dettare il passaggio giusto, ma la palla non arriva e l’ultimo tiro di Picozzi diventa difficile e velleitario.
Le parole di Martina Miceli, allenatrice de L’Ekipe Orizzonte. “Alziamo questa Coppa Italia dopo aver disputato una partita vera, contro un eccellente avversario. Ci aspettavamo un match del genere. La Lifebrain SIS Roma c’ha messo molto in difficoltà. Le ragazze hanno ritrovato la voglia di giocare e soffrire che avevamo perso negli ultimi tempi. E’ una vittoria importante per tutto il gruppo e, in particolare, per coloro che ancora stanno soffrendo per la mancata qualificazione olimpica del Setterosa. Vincere aiuta a dimenticare e a trovare slancio per gli obiettivi futuri”.
Le parole di Valeria Palmieri, capitano de L’Ekipe Orizzonte. “Sono contentissima, non solo per la vittoria della Coppa Italia, ma soprattutto perché abbiamo la possibilità di giocare in un periodo molto difficile come questo. Siamo molto fortunate. La partita è stata molto bella, tirata, corretta. La squadra può crescere ancora molto: nel frattempo ci godiamo questa vittoria”.
Le parole di Marco Capanna, allenatore della Lifebrain SIS Roma. “Peccato aver approcciato male la partita, perché poi l’avevamo in qualche modo ripresa. Ho sbagliato a non aver chiamato il time out in occasione dell’ultima superiorità: sono valutazioni che vanno prese all’istante. Sicuramente la squadra deve migliorare e crescere, ma lo spirito è quello giusto, anche per il proseguimento della stagione che è ancora lunga”.
Le parole di Domitilla Picozzi, capitano della Lifebrain SIS Roma ed MVP della finale. “E’ stata una bella partita, intensa, che ha visto affrontarsi due grandi squadre. Ci sono rimpianti, ma dobbiamo guardare avanti: la prossima settimana c’è la final four di Len Trophy e poi riprenderà il campionato. Abbiamo ritrovato la giusta cattiveria nel momento più importante della stagione”
LA PLEBISCITO PADOVA 3°: VERONA BATTUTA NEL DERBY VENETO 14-3 !!
Dalle 19.15 la finalissima Equipe Orizzonte Catania-Sis Roma
DA FIN.IT (GRAZIE) Foto di Andrea Staccioli (Inside – DBM).(Grazie)
Ostia- La Plebiscito Padova supera nettamente 14-3 la CSS Verona nella “finalina” per il terzo posto della UnipolSai Cup, che assegnerà la Coppa Italia di pallanuoto femminile, in svolgimento al Polo Acquatico Frecciarossa, il centro federale di Ostia. Match fin da subito senza storia con le patavine, trascinate dalle triplette di Queirolo e Centanni, avanti 7-0 a metà del secondo e 11-3 dopo tre quarti di gara. A seguire, dalle 19.15 su Rai Sport +HD, la finalissima Lifebrain SIS Roma-L’Ekipe Orizzonte 2019.
Finale 3° posto
PLEBISCITO PADOVA-CSS VERONA 14-3
Plebiscito Padova: Teani, M. Savioli, I. Savioli 1, Gottardo 1, Queirolo 3, Casson 2, Millo, Dario 1, Cocchiere 1, Ranalli 2, Meggiato, Centanni 3, Giacon. All. Posterivo.
CSS Verona: Nigro, Esposito, Peroni, Zanetta, Borg, Sbruzzi, Marcialis 2, Castagnini, Gragnolati, Prandini, Bianconi, Carotenuto 1, Gabusi. All. Zaccaria.
Arbitri: Ferrari e Nicolosi.
Note: parziali 5-0, 3-3, 3-0, 3-0. Nessuna giocatrice uscita per limite di falli. Superiorità numeriche: Plebiscito Padova 5/7 + un rigore e CSS Verona 1/5. In porta Teani (P) e Nigro (V). Giacon (P) subentra a Teani a 4’10 del quarto tempo. Nigro (V) para un rigore a Ranalli a 5’50 del quarto tempo. In tribuna il commissario tecnico del Setterosa Carlo Silipo.
Cronaca. Ritmi non impossibili in avvio. Teani dice no a una conclusione ravvicinata di Bianconi; nell’azione successiva Queirolo dal perimetro sorprende Nigro per l’1-0; poi la numero 5 biancorossa serve un assist perfetto al centro che Cocchiere deve solo spingere in rete (2-0). Scaligere sterili in avanti e Plebiscito sul 4-0 con la bordata dai sette metri di Dario e il diagonale di Gottardo. Va a referto anche Ilaria Savioli che da zona quattro timbra il 5-0 che chiude la frazione d’apertura.
Non cambia l’andamento del match nel secondo periodo. Il coast to coast di Casson e il fendente da posizione ravvicinata di Centanni valgono il 7-0. Il digiuno di Verona dura tredici minuti, ad interromperlo è Carotenuto in extraplayer (7-1); segue la doppietta di Marcialis, perfetta dal perimetro, che porta il punteggio sul 7-3. Risponde Queirolo che sfrutta la superiorità numerica e timbra l’8-3 a metà gara.
Si riparte con Centanni che sorprende sul proprio palo Nigro (9-3). Teani è invece glaciale sul tap-in di Marcialis. Casson in controfuga e Centanni (lato corto) portano il punteggio sull’11-3 dopo tre tempi.
Piede sull’acceleratore anche in apertura di quarto periodo per la Plebiscito Padova. Queirolo e Ranalli, entrambe in superiorità, siglano il 13-3. Teani mura Gragnolati e poi lascia il posto tra i pali alla giovane Giacon che si fa trovare subito pronta sulla sciarpata di Carotenuto. Nigro para un rigore a Ranalli che poì si riscatta con una precisa rasoiata da posizione defilata per il 14-3 conclusivo.