Marcatori: PT 17’ m. Gibbons, t. Tector (7-0); 25’ cp Tector (10-0); 29’ cp Tector (13-0); 40’ m. Rizzoli, t. Teneggi (13-7). ST 55’ m. Devine, t. Tector (20-7); 60’ m. McLoughlin, nt (25-7); 70’ m. Culhane, t. Butler (32-7); 75’ m. Mullins, t. Butler (39-7); 78’ m. Scramoncin, nt (39-12)
Irlanda U20: Campbell; Mullins, Postlethwaite, Brownlee (41’ O’Grady), Gibbons; Tector (68’ Butler), Devine (67’ Coughlan); Culhane, Crothers (C), McNabney (51’ McLoughlin); Morrissey, O’Tighearnaigh (72’ McNamee); McGuire (59’ McSweeney), McCormick (67’ Hanlon), Boyle (68’ Michel).
A disposizione: Hanlon, Michel, McSweeney, McNamee, McLoughlin, Coughlan, Butler, O’Grady
Head Coach: Richie Murphy
Italia U20: Pani; Cuminetti, Mey (63’ Fusari), Passarella, Lazzarin; Teneggi (62’ Sante), Garbisi (68’ Tomaselli); Ferrari (C) (58’ Scramoncin); Vintcent (35’ – 41’ Cenedese – HIA; 47’ Cenedese), Odiase (68’ Berlese); Andreoli, Ortombina;
A disposizione: Scramoncin, Bizzotto, Bartolini, Berlese,
Head Coach: Massimo Brunello
Arbitro: Aled Evans (WRU)
Cartellini: 17’ giallo a Odiase (ITA); 35’ giallo a Ferrari (ITA); 58’ giallo a Frangini (ITA); 78’ giallo a McLoughlin (IRL)
Calciatori: Tector (IRL) 4/5: Teneggi (ITA) 1/2; Butler (IRL) 2/2
Note: serata tersa, terreno di gioco in sintetico, spettatori 8000
Player of the Match: James Cuhlane (IRL)
Un punteggio esageratamente largo manda in archivio il terzo turno italiano del Sei Nazioni Under 20 con una netta sconfitta in casa dell’Irlanda, al terzo successo consecutivo ed ora decisamente proiettata verso il Grande Slam. Il XV Azzurro paga caramente l’incapacità di adattarsi al metro arbitrale nelle fasi calde della gara, chiudendo a stretto contatto il primo tempo e subendo pesantemente la maggiore fisicità irlandese nel finale, con il 39 a 12 che penalizza oltre misura una squadra mai doma.
Primo Tempo. Kick-off Italia, che soffre sulla prima rimessa laterale subendo subito un drive profondo contando già penalty a sfavore nei primi due minuti. Gli Azzurrini sono però sul pezzo, e con calma guadagnano terreno e possesso. All’8’ è italiano il drive che può far male: da touche dentro i 22 la meta sembra vicina, ma l’arbitro ravvede una legatura illegale e l’azione sfuma. La squadra di coach Brunello sale di livello col passare dei secondi, creando problemi difensivi in area breakdown ai padroni di casa: al 13’ punizione da una buona mattonella per Teneggi, che calibra però male lasciando lo score sullo 0 a 0.
Al 17’ fiammata degli irlandesi, che gestiscono bene due collisioni ed esplorano il lato aperto liberando il corridoio per lo sprint ed il tuffo vincente di Gibbons, con Tector a trasformare per il 7 a 0. Odiase, nel frattempo, viene analizzato dal TMO per una manata in faccia ad un avversario, decretando il secondo cartellino giallo ospite in rapida sequenza. Il XV del trifoglio vuole capitalizzare la superiorità numerica ed aumenta i ritmi cercando subito la seconda meta: l’Italia soffre ma resiste, ma al 25’ concede il penalty davanti ai pali che Tector non spreca firmando il 10 a 0.
Al 29’ nono calcio contro l’Italia, che vince nettamente un ingaggio ma ispira il fischio di Evans per presunta irregolarità di Genovese a destra: Tector non se lo fa ripetere e centra i pali, 13 a 0. Sulla ripresa del gioco ripresa lunga fase di possesso italiano, con gli avanti che lavorano bene un buon multifase: Capitan Ferrari annusa l’aria e di cattiveria pesta sulle gambe infilandosi in una crepa difensiva, l’arbitro vede però un contatto pericoloso e chiama nuovamente il TMO: il verdetto è sfavorevole, secondo giallo e nuova inferiorità numerica a 5’ dal riposo, con la disciplina che continua a penalizzare pesantemente il gioco azzurro. Al 40’ ennesima arrotolata italiana in mischia chiusa ai danni delle maglie verdi: la squadra decide per la rimessa laterale invece del comodo penalty, sugli sviluppi l’avanzamento è netto, Rizzoli spegne il cervello e carica brutalmente spaccando in due la difesa per planare felice sotto l’acca. Teneggi trasforma, la frazione è fissata sul 13 a 7.
Secondo Tempo. È subito cattiva l’Italia al rientro, provocando un turn-over e mettendo sotto pressione la difesa verde con le percussioni di Odiase e Rizzoli. L’Irlanda è però compatta e trova modo di reagire, tenendo il match in grande equilibrio. Ferrari torna dal Sin Bin ed è subito decisivo rubando un bel pallone, Rizzoli è l’uomo-ovunque con una presenza incredibile sia in difesa che in attacco, ma è la scarsa disciplina misurata dall’arbitro il primo avversario degli Azzurri, che continuano a collezionare fischi a sfavore.
Al 55’ penaltouche verde, l’Italia difende in apnea sulla linea ma deve cedere sul guizzo di Devine, che sfrutta l’inerzia e tocca per il 20 a 7 che allarga il gap. Gli Azzurrini non riescono a ritrovare la misura difensiva, contro un’Irlanda che prova a velocizzare le transizioni, passano quattro minuti e McLoughlin sfrutta al meglio un abbrivio deciso dei suoi, piazzando la zampata del 25 a 7.
Gambe e testa dei ragazzi di Brunello non girano più, l’Irlanda è invece un monolite che riesce ad imporsi regolarmente sull’uno-contro-uno: sull’erosione difensiva nascono così le due marcature che deformano il punteggio, prima con il Player of the Match Culhane al 70’, poi al 75’ con Mullins di potenza al largo.
Per l’Italia il finale è coraggioso e porta in dote la marcatura di Scramoncin, ma i giochi sono largamente fatti e la gara si chiude sul 39 a 12 definitivo.
A caldo l’impressione di Massimo Brunello, CT dell’Italia: “Sapevamo di dover restare focalizzati sulla disciplina, ed invece è andato tutto storto, nel primo tempo tante decisioni discutibili che ci hanno inervosito influenzando il nostro gioco nel secondo, togliendoci sicurezza ed aggressività nei punti d’incontro per timore di venire penalizzati“.
“È un peccato, dodici calci di punizione subiti solo nel primo tempo sono un’enormità, così come i tre gialli: malgrado questo eravamo comunque rimasti attaccati al match, e tra primo e secondo eravamo pienamente in partita, poi nell’ultimo quarto un mix di stanchezza e l’incapacità di girare le cose dalla nostra parte ci hanno spento. Mi spiace davvero molto per le ultime due mete subite, il punteggio credo sia bugiardo rispetto a quello che i ragazzi hanno dato in campo“