A sei gare dal termine della regular season (al netto dei recuperi), il girone A della Serie A Baseball sta confermando i propositi di equilibrio della vigilia, per quanto la situazione cominci a delinearsi in modo piuttosto chiaro in vista dei playoff. Cinque squadre su otto hanno raggiunto la doppia cifra di vittorie, dimostrandosi nel complesso un gradino sopra alle altre e candidandosi a formare il gruppo che si giocherà l’accesso alle gare che contano davvero. Tra tutte, spicca la stagione dei campioni in carica del Parma Clima, che hanno ripreso il filo dove l’avevano lasciato lo scorso 31 agosto, giorno in cui sono tornati a cucirsi al petto lo scudetto. La squadra di Saccardi ha condotto la classifica dall’inizio alla fine e ha superato brillantemente l’unica piccola flessione, quando ha perso tre partite in otto giorni nella seconda metà di maggio. La leadership ducale, come dicono i numeri, è stata costruita soprattutto sulla qualità della pedana di lancio: il Parma è primo nel girone A per punti subiti (74), media PGL (2,83) e strikeout realizzati (223). Statistiche che sono frutto di un grande collettivo, anche se a brillare sono soprattutto Casanova e Bocchi come partenti (5 vittorie a testa) e Santana tra i rilievi (5 salvezze). Come tradizione di questi ultimi anni, è invece la potenza del lineup il marchio di fabbrica del San Marino, principale inseguitore dei ducali per buona parte della stagione. I titani sono davanti a tutti per numero di fuoricampo (24, nove in più del Parma) e sono secondi dietro all’Unipol Bologna (.303 contro .298) per media battuta. Da non sottovalutare, però, il peso del monte di lancio, con in prima fila Jesus Lage, migliore pitcher per numero di vittorie (7) con una delle più basse medie PGL (1,93). Tre dei migliori sei fuoricampisti del girone A (Proctor, Diaz e Batista) giocano a Serravalle, anche se il leader assoluto con 7 è Manuel Geraldo del Parma Clima. Davanti a tutti per valide (34) e  punti battuti a casa (31) c’è invece Francinel Martina della Unipol Bologna, squadra che ha avuto una stagione altalenante ma è stata brava a riprendersi dopo una striscia di sette sconfitte consecutive e a tornare nella parte alta della classifica, ritrovandosi ora con il miglior attacco per punti segnati (149) e con un trascinatore in pedana come Bermudez (6 vittorie e 80 K, secondo migliore del girone). Ancora un po’ da registrare la difesa, con 30 errori la terza più fallosa del girone.

In lizza per le posizioni di vertice ci sono anche Macerata e Nettuno 1945. La Hotsand, dopo la finale sfiorata lo scorso anno, è stata protagonista di tanti finali in volata (10 partite su 21 decise da un solo punto di scarto), non sempre dall’esito favorevole (5 vinte e 5 perse). L’innesto di Paolini, migliore in battuta di squadra con .325, e soprattutto la conferma di Moreno (6 vittorie, 3,30 media PGL, 78 k) si sono rivelati i principali punti di forza della squadra a livello individuale. Il Nettuno 1945 ha cambiato tanto rispetto alla scorsa stagione e la completezza del roster è confermata dal terzo posto sia nella classifica dei fuoricampo di squadra (9) che da quello della media PGL (3,68). In battuta brillano soprattutto Annunziata (.325 di media) e la novità Coutinho (4 HR e 17 RBI), sul monte spicca l’affidabilità di Benelli (5-1, 1,61 di media PGL).

Alti e bassi hanno contraddistinto la stagione delle due grossetane. Il BBC era partito bene con cinque vittorie nelle prime sette gare, ma ha perso undici delle successive tredici ed è precipitato nella parte bassa della classifica. Alcuni infortuni, in primis quello di Profar, hanno condizionato l’annata della squadra di Del Santo, che ha avuto finora come elementi di spicco in battuta Deotto (.349) e Martini (.330 con 3 HR). Problemi di organico non hanno risparmiato neanche il Big Mat, incappato a metà stagione in una striscia di otto ko consecutivi, ma nonostante le difficoltà è emerso il talento di McIlwain (.333 con 5 HR e 15 RBI). Infine per la Palfinger Reggio Emilia, unica vera “matricola” del gruppo, la transizione al Girone A è stata complicata come nelle aspettative: ma qualche soddisfazione la squadra di Biagini se l’è tolta, ad esempio quando ha pareggiato entrambe le serie con il Nettuno. Avere in pedana un vero e proprio “workhorse” come Madan (63,1 inning lanciati, top del girone) ha aiutato, anche se inevitabilmente la Palfinger guarda tutti dal basso all’alto.

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Matteo Gandini

Nella foto (credits PhotoBass) Manuel Ascanio e Federico Celli durante una delle gare tra Parma e San Marino