Calcio: Ieri sera al Franchi ..”serata da incorniciare”
UNA SERATA DA NOVANTENNE
di Alessandro “Coppins” Coppini
( Fotoservizio di Tiziano Pucci)
Firenze- Serata di festa per i suoi 90 anni per a Fiorentina, che giustamente sceglie toni bassi e pochi lustrini in rispetto per le vittime del terremoto.
Prima però c’è da battere il Chievo che appena una settimana fa aveva bastonato l’Inter. Compito non facile perché con la Juve i viola sono sembrati ancora indietro nella preparazione, mentre da sempre i clivensi fanno della fisicità una delle loro armi migliori. In più manca Gonzalo e la difesa deve essere inventata con Astori Alonso e l’esordio di Milic. Dopo pochi minuti partita ancora più in salita perché Vecino si infortuna ed è sostituito da Badelj. Per gran parte del primo tempo il ritmo viola è in linea con l’età (data di nascita 1926!): un lento pesticcio che avviene quasi sempre in orizzontale. Non c’è Bernardeschi (anche lui molto indietro fisicamente) e gli unici che potrebbero velocizzare la manovra (o almeno renderla più verticale) non riescono a farlo: Tello,appena prende palla, sembra poter spaccare tutto, ma poi salta l’uomo raramente; Borja viene fatto giocare troppo vicino all’area e Ilicic tarda a entrare in partita. Verso la fine della prima frazione qualcosa si muove: Tello è leggermente più efficace e il 72 comincia prendere per mano la squadra. Alla mezz’ora proprio lui batte un calcio d’angolo che Sanchez mette dentro di testa. E’ ancora il Colombiano (verrebbe da soprannominarlo il Lola Falana Viola, ma chissà che direbbero i paladini del “politically correct”: meglio lasciar perdere…) qualche minuto dopo a sfiorare il raddoppio, sottolineando con il tiro una prova più che buona. Prima del riposo si infortuna Tatarusanu sostituito da Lazzerini. Ma i guai fisici non finiscono qui perché nella ripresa anche Sanchez si fa male sostituito da Bernardeschi. I viola arretrano soffrendo non poco e solo Ilicic con una grande giocata (lo sloveno sta tornando quello che è, il giocatore di maggior classe tra i viola) sfiora il raddoppio colpendo la traversa. Alla fine però i tre punti arrivano e non è poco. Ma il gioco ancora latita, soprattutto rispetto all’inizio della scora stagione. Certo la serata era calda, c’era qualche assenza, alcuni giocatori sono evidentemente fuori condizione, altri fuori posizione. Ma in due partite, nonostante il gran movimento di Kalinic, son venuti solo due goal da calcio d’angolo e pochissimi tiri in porta (due-tre). Speriamo che la sosta (compresi gli eventuali arrivi) faccia bene. Intanto godiamoci la sfilata di Campioni dopo il novantesimo: certo che ce ne sono stati di grandi giocatori con la maglia gigliata! Tra i “contemporanei” alcuni sono ancora in forma perfetta (Toni, Toldo, Mutu, Robbiati) altri tendono all’extralarge (Bertoni e Frey ad esempio) ma tutti restano nel cuore dei tifosi. A centrocampo è Andrea Della Valle a fare da padrone di casa premiando i giocatori. Nel suo modo di porsi più che un indizio di come siano i rapporti con i suoi ex dipendenti, o con quelli potenzialmente futuri: con Prandelli un po’ di fredda formalità, a Mutu un abbraccio ma anche un accenno di buffetto sulla guancia (ne ha combinate troppe il Fenomeno!) con Antognoni infine un abbraccio che conferma come l’Unico Dieci presto entrerà in società…