Queste le parole del tecnico Paolo Vanoli alla vigilia della trasferta di Sassuolo
” Abbiamo tanti problemi, per non dare vantaggi agli avversari, non dirò se cambieremo modulo, avremo un tour de force, abbiamo lavorato per prepararci sotto tanti punti di vista, conosco il Sassuolo per averlo visto con la Lazio, buona squadra, rosa compatta, mix di giovani ed esperienza, forte in transizione.
In questo momento difficile, avere i tifosi vicini è un segnale importante, sta a noi trascinare loro, a Bergamo abbiamo fatto delle belle cose anche nel secondo tempo, bisogna invertire questo trend, magari con un pizzico di fortuna.
Gosens ha fatto qualche passettino, domani non sarà a disposizione, Fortini ha avuto la febbre, Fazzini ha avuto un problema alla caviglia, valuteremo nella prossima settimana.
Bisogna programmare anche l’apertura ai tifosi, come ho fatto a Torino.
Fazzini ha fatto l’esterno, Gud lo preferisco in mezzo al campo.
Le due punte possono avere anche caratteristiche diverse, Gud ne ha alcune, Piccoli ne ha altre, il calcio è evoluto, il pensiero adesso deve superare l’istinto, senza snaturarlo, comunque ci vuole equilibrio, c’è la fase offensiva, ma anche quella difensiva.
Pretendo di più soprattutto da me stesso, i centrocampisti devono imparare a tenere meglio la posizione, Fagioli mezzala di palleggio, a me è piaciuto, deve vedere meglio le giocate in avanti, il centrocampista deve guardare più avanti, Nicolussi Caviglia ha altre caratteristiche, ma anche lui deve essere più collegati come con un filo.
Il Presidente Rocco Commisso è sempre vicino a noi.
I nostri centrocampisti sono più da palleggio che da incursione, Sohm è più da ultimo, bisogna trovare altri tipi di gioco, Ndour unico che sa attaccare l’area avversaria.