Paulo Sousa ( Foto Tiziano Pucci)
A margine delle dichiarazioni rilasciate dalle tre componenti della Fiorentina (Corvino per la Società, Gonzalo per la squadra e Sousa per la parte tecnica) emerge una sensazione palpabile (ma è più di una sensazione). Il tavolino a tre gambe disegnato da Corvino è zoppo da una parte.
Nonostante le dichiarazioni di facciata, si capisce benissimo che Sousa non solo non fa parte del tavolino, ma non è minimamente d’accordo sulla unità di intenti proclamata: lui ha una sua idea, palesemente in contrasto, e la dirà solo quando i cocci saranno definitivamente rotti.
A precisa domanda sulla possibilità di annunciare il divorzio con la Fiorentina, come annunciato da Luis Enrique con il Barcellona, Sousa ha glissato (crediamo per ragioni puramente contrattuali), ma si è capito che aveva sulle labbra tante parole non dette. Invece ha detto solo le solite parole: focalizzato, emossionale, partita dopo partita, ecc. Banalità che coprono un’altra realtà: Sousa non fa più parte della Fiorentina, e non da oggi.
Paulo Sousa si presenta in Sala Stampa insieme al Direttore Pantaleo Corvino e a Gonzalo Rodriguez.
Il Direttore esordisce parlando degli obiettivi sfuggiti nel corso della stagione. Il tifoso manifesta la sua delusione contestando, i giornalisti pensano più al futuro che al presente, ma noi dobbiamo stare sul presente. Anche il Club ha fatto l’analisi della situazione: eliminati in Coppa Italia, pur con un turno in più, eliminati in Europa per 45 minuti di distrazione, in Campionato siamo indietro di 7 punti. Gli obiettivi si raggiungono se si vogliono raggiungere, tutti insieme. I tifosi devono essere riconquistati ottenendo, partita dopo partita, l’obiettivo rimasto: e noi abbiamo stretto un patto tra Club, Mister e squadra per raggiungere questo gravoso impegno.
Gonzalo conferma quanto detto da Corvino: vogliamo essere uniti con il Club e il Mister per finire nel miglior modo possibile questo Campionato. La squadra farà di tutto per raggiungere questo obiettivo.
Che cosa non ha funzionato? Cosa è mancato per essere oggi a festeggiare ?
Abbiamo lavorato tutti insieme, pur con qualche errore, ma ce l’abbiamo messa tutta. Abbiamo battuto Roma e Juventus ma non è bastato. In Europa League, dice Gonzalo, abbiamo sbagliato 45 minuti, e forse non eravamo pronti per giocare su tre fronti. E sin da domani dobbiamo pensare a vincere.
Cosa si può fare per raggiungere l’Atalanta? La Fiorentina dovrebbe fare 25 punti su 30 per raggiungere i bergamaschi.
Sousa conferma quanto detto da Corvino. La qualità del Campionato si sta innalzando, ma noi dobbiamo pensare partita per partita.
Potremo vedere una Fiorentina più offensiva rispetto al solito? Come si evita domani di inciampare, come successe a Frosinone l’anno scorso?
Bisogna essere più concreti. Oggi dobbiamo concentrarsi sulla vittoria di domani. L’analisi della stagione la faremo dopo.
Lei ha in mente di lasciare la Fiorentina?
Mi focalizzo sull’allenamento: se Luis Enrique ha annunciato di lasciare il Barcellona, io sono concentrato sulla partita di domani. la squadra sta bene e così anche Bernardeschi, nonostante la caviglia limiti la sua intensità.
Un commento su Chiesa, convocato in Nazionale.
Sono felice per lui.
E’ contento del successo del Monaco e del suo allenatore Jardim?
La Francia da prima del 98 ha lavorato molto bene e il Monaco ha una struttura societaria che investe bene in giovani di altissima qualità. Sono ovviamente contento per Jardim che comunque aveva fatto bene anche prima.