Dopo le vittorie in semifinale contro Big-Mat Grosseto e Parmaclima, San Marino e UnipolSai Bologna tornano ad affrontarsi sul campo del Falchi, a caccia della 37° edizione della Coppa Italia. Sono i ragazzi di Frignani a cucirsi la coccarda tricolore sulla divisa, in un match mai in discussione (chiuso all’ottavo inning per manifesta inferiorità) e in cui hanno brillato sia il box di battuta, sia il monte di lancio con un perfetto Christian Scafidi.
La UnipolSai, già sicura della qualificazione alla prossima Champions League e reduce dalla roboante vittoria 14-3 con Parma, sul monte dà fiducia all’italoamericano ex-NCAA, mentre i Campioni d’ Italia orfani di Fernando Baez, Gabriel Lino, Oscar Angulo e Jesus Ustariz, scelgono Dimitrios Kourtis come lanciatore partente della finale.
Il primo ining, che vede i sammarinesi iniziare in difesa in virtù del sorteggio come squadra di casa, inizia subito con il vantaggio 1-0 Unipolsai: un errore consente a Paolini di conquistare la prima base, ed è poi veloce nel rubare la seconda e la terza sui lanci di Kourtis, collocandosi in posizione punto con un solo eliminato. Al resto ci pensa la valida di Gonzalez, che spinge a casa l’interno bolognese per il punto del comando. San Marino d’altro canto non attende a rispondere presente e pareggia i conti 1-1 nella parte bassa della ripresa, con il profondo doppio di Pieternella che porta a casa Di Fabio.
Nel secondo attacco degli “ospiti” fortitudini, Dobboletta spinge la pallina con un rimbalzo fuori dalla recinzione, decretando il doppio d’ufficio, ma le eliminazioni di Agretti, Grimaudo e Liberatore non consentono di passare in vantaggio alla formazione di coach Frignani. Peluso apre invece con un extra-base il secondo turno offensivo di San Marino, ma l’esterno sinistro dei Campioni d’Italia rimane fermo in seconda perché Scafidi è freddo a mettere strikeout Di Raffaele Luca, Quattrini e Bondi.
UnipolSai che torna al timone del match ad inizio terza ripresa, quando con tripli di Paolini e Josephina, il doppio di Gonzalez e la volata di sacrificio di Lampe, la Effe totalizza 2 segnature che portano il parziale sul 3-1. San Marino tenta la reazione al quarto mettendo due uomini in base grazie alle valide di Pieternella e Lorenzo Di Raffaele, ma ancora una volta Scafidi riesce a scongiurare la rimonta della squadra di casa con 2 strikeout e un’eliminazione al volo.
I romagnoli durante la quinta difesa optano per il primo cambio sul monte di lancio, con Peluso che succede a Kourtis, trovandosi però subito in difficoltà e subendo il forte line-up bolognese, autore di 2 punti con le battute di Lampe e Josephina. UnipolSai che alla ripresa successiva dilaga con 4 ulteriori segnature ad opera di Liberatore, Paolini, Lampe, Josephina e Gonzalez, fissando il risultato sul 9-1 e chiudendo virtualmente I giochi a oltre metà incontro. Dall’altra parte invece prosegue e conclude perfettamente il suo operato Scafidi, che chiude il sesto inning amministrando senza patemi le mazze sammarinesi (per lui 6.0 ip, 1 er e 8 so), per poi essere rilevato da Andretta.
La Fortitudo all’ottavo inning trova altri 4 punti, sui lanci prima di Di Fabio e poi di Pulzetti: a far calare definitivamente il sipario sulla finale di Coppa Italia sono ancora Josephina (4 su 4 per lui), Gonzalez (4 su 5) e soprattutto Martini, autore di un lungo fuoricampo da 2 RBI, per il 13-1 conclusivo. Con la Effe come squadra ospite, la chiusura dell’incontro spetta ad Andretta, che gestisce senza problemi Muccini, Di Fabio e Pieternella, decretando la fine del match con una ripresa di anticipo e consegnando alla UnipolSai la Coppa Italia numero 12 della sua storia.
da Bologna, Edoardo Draghetti
LA PAGINA DEDICATA ALLA COPPA ITALIA
I risultati della finale di Coppa Italia di domenica 18 settembre:
San Marino – UnipolSai Fortitudo Bologna 1-13 (8° inning)
Nella foto in copertina la Unipolsai Bologna festeggia la vittoria della Coppa Italia (CREDIT: PHOTOBASS)
USA campioni del mondo. Aluffi: “Per l’Italia rammarico e soddisfazione allo stesso tempo”
IL MONDIALE UNDER. 18
Brutto commiato per gli azzurrini dalla manifestazione della Florida. A lungo senza battere valide contro il lanciatore partente brasiliano, gli azzurrini si sono svegliati solo al sesto inning quando era troppo tardi. Con la contestuale vittoria di Panama sul Canada il mondiale dell’Italia dice decima piazza, davanti a canadesi e Sudafrica
Brasile Italia 5-1
Italia Canada 3-2
Italia Sud Africa 2-1
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Australia Italia 5-4
Panama Italia 10-0
Messico Italia12-7
Cina Taipei-Italia 2-1
Giappone Italia 6-0
L’ultima giornata del mondiale Under 18 di Brandenton e Sarasota, in Florida, va in archivio con la doppia vittoria (ultima partita del girone completata con walk-off contro il Giappone) e finale dominata contro Cina Taipei per gli Stati Uniti. I padroni di casa hanno dimostrato una maggiore attitudine e, soprattutto una grande voglia di non mollare mai e chiuso la finale 5-1 con un determinante fuoricampo da 3 punti di Bryce Eldrige, che è stato anche il closer della partita. Nell’estate dei mondali giovanili, gli Stati Uniti, dunque, completano il percorso, dopo aver vinto anche nelle categorie Under 12 e Under 15. Il terzo posto va al Giappone che, nella finalina, ha sconfitto la Corea del Sud 6-2.
L’Italia, come era stato stabilito dalla penultima giornata di gioco, chiude il proprio cammino mondiale al decimo posto, davanti a Canada e Sudafrica, che sono le due Nazionali che gli azzurrini hanno battuto. Due sole le vittorie, al termine di un mondiale in cui, in molti casi, la squadra allenata da Francesco Aluffi, ha avuto modo di giocare alla pari con quasi tutte le avversarie che ha affrontato.
Proprio con il manager azzurro abbiamo fatto una chiacchierata finale, cercando di capire se, al termine di un percorso che ha visto questo gruppo lavorare molto intensamente negli ultimi 7 mesi, il grado si soddisfazione possa comunque essere elevato, oppure sia scemato, anche in considerazione dei risultati.
“Posso dire di essere soddisfatto a metà – dice Aluffi – Il percorso che, da marzo oggi, abbiamo proposto ai ragazzi è stato certamente interessante perché ci ha dato modo di giocare tantissime partite. Basti dire che quelli che hanno potuto giocare quasi sempre hanno messo insieme quasi 90 turni di battuta di qualità. Soddisfatto per metà, perché siamo riusciti a essere competitivi con quasi tutti, anche contro Cina Taipei. Abbiamo forse sbagliato solo le partite con Panama e Brasile, ma mediamente siamo riusciti a essere competitivi con tutti. Certo, in alcune occasioni avremmo dovuto essere un po’ più cinici e opportunisti, ma non è sempre facile giocare un torneo di 10 giorni e rimanere al 100% per tutti i 10 giorni”.
Se fai un bilancio complessivo tra Europei e Mondiali è inevitabile che arriveranno critiche, soprattutto se si analizzeranno solo i risultati, specie quello dell’Europeo.
Qual è il valore di questi risultati?
“La parte più rilevante che è emersa è quella dell’incapacità di mettere in pratica i fondamentali. All’Europeo, durante il quale effettivamente avremmo dovuto fare di più, per esempio, sono emerse le scuole tedesca e ceka, quella spagnola. Quello che è mancato è stata la capacità di esecuzione. Visto da fuori, dunque, quel risultato, evidentemente non è un risultato positivo. Ma io dico che la crescita dei ragazzi c’è stata. Qui al mondiale questa crescita si è vista. Siamo stati più positivi e abbiamo migliorato. È evidente che ci si sarebbe aspettato tutti di più. Dal punto di vista dei risultati… Io per primo avrei voluto dei risultati migliori. La considerazione finale è che ci manca un po’ di scuola. Anche noi come staff manchiamo nella gestione di partite di alto livello, sono tutti elementi che hanno portato alla mancanza di risultati che tutti, noi per primi, avremmo voluto. Ma tengo a ribadire che, complessivamente, c’è stata una crescita, sia a livello di esperienza, sia a livello di gioco. Tornando quindi, ancora una volta, all’inizio del discorso, è una soddisfazione a metà, perché sono mancati i risultati, ma i risultati vanno costruiti nel tempo. Alcune altre Nazioni lo stanno facendo, noi abbiamo iniziato a farlo e vorrei che questi ragazzi continuassero a farlo.”
E i ragazzi cosa dicono?
“Loro sono i primi a essere amareggiati. Sanno che c’è ancora molto da lavorare e sono certo che non molleranno e lo vorranno fare quel lavoro che servirà loro per migliorare, anche per comprendere come affrontare i loro avversari che, a loro volta, non si fermeranno. Ma, allo stesso tempo, quei piccoli miglioramenti che sono stati fatti qui in Florida sono già stati notati. Abbiamo avuto riscontri positivi da alcuni scout che hanno seguito le nostre partite e che hanno espresso interesse per alcuni dei nostri.”
I processi di crescita, per l’Under 18, però, passano attraverso i processi di crescita delle Nazionali più giovani, sono iniziati anche questi?
“Decisamente sì. Perché è un percorso che lo staff di Stefano Burato ha già iniziato per scoutare i ragazzi che entreranno in questo gruppo, però quello che va capito è che forse non basta più guardare, osservare, valutare e convocare: forse nelle Nazionali è importante anche iniziare a formare. Perché purtroppo poi succede che, in determinate occasioni, non possiamo noi insegnare certi fondamentali come quello del bunt, per esempio, che oggi è stato sbagliato in finale da Taipei e che a noi, invece, è costato la semifinale del Campionato Europeo e due partite in questo Mondiale. È chiaro che la responsabilità sia anche un po’ di tutti noi, ma se ad alti livelli non ci sono questi fondamentali che posso creare quella piccola differenza che ti può far vincere e questo non arriva dalla base, diventa poi difficile inventarseli.”
Forse quel bunt che è costato la semifinale all’Europeo, non crea il rammarico in sé, ma lo crea per aver mancato la qualificazione al Mondiale 2023.
“Beh, sicuramente. Per noi quello sarà uno stop temporale nella crescita dei ragazzi. I percorsi iniziano prima e finiscono dopo i semplici eventi. Questa squadra fa parte di un gruppo molto più ampio, che entrerà nella Under 23 e nella Élite. Dovremo continuare a guardarli, tutelarli e farli progredire, anche a intervenire sull’apprendimento di alcuni fondamentali, del gioco di squadra e dell’applicazione e dell’esecuzione delle strategie di gioco. Dovremo cercare di fare sì che possano loro e possiamo noi continuare a costruire, a lavorare in contesti di alto livello, perché solo applicando ciò che si studia in allenamento in contesti di alto livello si può progredire. Ma sono sicuro, e lo auguro a tutti loro, che il loro percorso continui proprio con le Nazionali che vengono dopo: Under 23 ed Élite”
LA CLASSIFICA FINALE DEL MONDIALE UNDER 18
TUTTO SUL MONDIALE UNDER 18
da Sarasota, Florida (USA), Michele Gallerani
Nell foto di copertina Francesco Aluffi e gli azzurrini durante l’Inno di Mameli durante una delle partite della Baseball U18 Baseball World Cup 2021 (Credit: WBSC)
Mkf Bollate e Inox Saronno conquistano il pass per le Italian Softball series
Torna in Lombardia lo scudetto del softball. Le Italian series, che prenderanno il via nel prossimo settimana, vedranno di fronte Mkf Bollate, alla caccia del 14° titolo tricolore, e Inox Team Saronno, che si sono aggiudicate le semifinali in quattro partite. Da sabato prossimo il via alla serie finale, al meglio delle cinque partite.
Il Saronno si è guadagnato lo storico pass per la finale, facendo ancora una volta valere il fattore campo: le ragazze di di Eduardo Arocha hanno scucito lo scudetto dalle maglie del Poderi Dal Nespoli Forlì con due splendide vittorie (6-4 e 9-2 al 5°). Le nerazzurre, battute solo una volta in casa propria (dalla Sestese), hanno iniziato il doppio confronto di sabato con i doppi di Lozada e Longhi, che hanno fruttato i primi due punti nell’inning d’apertura. Il doppio di Bettinsoli ha portato a casa i punti del 4-0 al 5°. Le romagnole hanno dimezzato le distanze con Martina Laghi, ma i due punti spinti a casa nella parte bassa del sesto hanno consentito alle locali di volare sul 6-2, prima del definitivo 6-4 di Ricchi. Vincente Alice Nicolini (7bv-4so), che ha vinto il duello con Ilaria Cacciamani (9bv-7bb-6so).
In gara4 l’Inox Team ha iniziato con quale difficoltà in pedana: la Handley si è presentata con due basi ball e tre singoli, che hanno permesso a Gasparotto e Cortesi di correre a casa. Il Saronno ha accorciato subito le distanze con la valida di Giulia Longhi e ha poi risolto il match al 3° con il punto forzato di Carlotta Onofri sulla base a Brugnoli e sul singolo da due punti di Bettinsoli. Forlì s’è arreso definitivamente subendo quattro punti (due su un errore) al 4° e il punto della manifesta al 5° sul doppio di Alessandra Rotondo. Alexis Handley, dopo la partenza a freddo, ha controllato a dovere le ormai ex campionesse d’Italia.
Splendida impresa dell’MFK Bollate, che è guadagnato l’ennesima possibilità di giocare per il titolo andando a vincere le due partite decisive sul diamante del Rheavendors Caronno (5-2 e 4-0). In gara3 alle biancorosse è bastato il primo inning, per far girare a loro favore la serie. Le bollatesi hanno toccato subito duro Bianca Messina, non aiutata a dovere dalle compagne di difesa (: le ospiti hanno messo a segno cinque punti grazie a tre valide (triplo di Elisa Cecchetti) e hanno beneficiato di due basi intenzionali e altrettanti errori. Un botttino che è stato difeso abbastanza agevolmente da Laura Bigatton (7bv-1so), che ha concesso solo due punti sulla volata di sacrificio di Melany Sheldon, dopo il doppio di Salvioni, e sulla battuta da due basi di Lara Cecchetti
Il Bollate ha completato l’opera con uno shutout in garaquattro con una straordinaria one-hit di Veronike Peckova, impreziosita da 14 eliminazioni al piatto. La prestazione della stella della Repubblica Ceca ha reso più facile il compito di Cecchetti e compagne, che hanno aspettato il momento giusto per colpire i lanci di Ylian Tornes (5bv-6so).
L’MKF ha messo la testa avanti al 3°: singolo di Camisaca, portata in seconda dal bunt di sacrificio di Bigatton e a casa sulla smorzata di Moreland, sulla quale commette un errore la Tornes. La valida di Irene Costa e il singolo in mezzo alle estene di Peckova fruttano altri tre punti per le atlete del presidente Guido Soldi, che brindano ad una qualificazione sperata, ma in billico dopo l’1-1 di Ospiate.
In copertina un momento della serie tra Inox Team Saronno e Poderi Dal Nespoli Forlì (foto Flavia Zanchini)
Serie A1 Softball: salvezza raggiunta per la Head Reborn Sestese
La Sestese vince di prepotenza gara 3 del playout con il Banco di Sardegna Nuoro e conquista la salvezza. La sfida giocata a Nuoro termina sul 14-2 in 5 riprese con le toscane che mettono a segno ben 4 fuoricampo e 11 valide da extra base nel successo.
La formazione guidata da Simona Nava passa in vantaggio al secondo inning contro Paola Cavallo, partente di casa, con i fuoricampo di Azzurra Baroncini e Nicole Thomas che fruttano 3 punti e mantiene il margine dopo 3 inning con la prestazione solida in pedana di Claudia Fabbri (5IP, 2R, BB, K). L’attacco della Head Reborn dilaga tra quarto e quinto inning, realizzando ben 11 punti in totale, con Thomas autrice di altri due home run e tutto il lineup che produce con continuità. I punti della bandiera per le sarde arrivano dal fuoricampo di Marianna Mastino al quarto e da un lancio pazzo al quinto ma non basta ad evitare la conclusione anticipata della partita.
La Head Reborn Sestese resta così nel massimo campionato di softball, mentre il Banco di Sardegna Nuoro retrocede in Serie A2 per la prima volta dal 2020.
Nella foto di copertina di K73/NADOC, Flavia Carletti (Sestese) in un’immagine di archivio
Serie B Baseball: Arrivato il momento dei festeggiamenti per le quattro neopromosse
IL PADULE SESTO FIORENTINO FA L’IMPRESA: DA 0-2 STRAVINCE 3-2 E TORNA IN SERIE A
Negli ultimi due weekend si sono decise le sorti del campionato cadetto. Nessuna sorpresa in queste finali, pronostici rispettati per le quattro finali che hanno visto trionfare, e guadagnarsi un posto in Serie A per la prossima stagione, le quattro squadre uscite vincenti dai rispettivi gironi della regular season.
Serie finale combattutissima, incerta fino all’ultima gara, quella tra Padule Baseball e Swordfish Messina. Nella prima sfida, giocata in casa, i siciliani riuscivano a strappare una vittoria di misura, conquistata al decimo inning, dopo una partita equilibrata giocata punto a punto (6-7). Anche gara 2 terminava a favore della squadra di casa (1-3), che le consentiva di arrivare a gara 3 forte dei due successi ottenuti in casa.
Ma in terra toscana ..in terra sestese il copione cambiava..eccome !!, il Padule reagiva e riusciva a ribaltare la situazione. Prima pareggiava i conti vincendo gara 1(la 3°) (7-11) poi anche gara 2(la 4°) (3-6) Si andava forzatamete a gara 5 della domenica. Il Padule dopo essere passata in svantaggio nel primo inning, ingranava però la marcia, lasciando a zero l’attacco avversario per il resto della partita e spinge sull’acceleratore segnando sette punti nel secondo inning e nove nel terzo, controllando la gara fino al termine, vincendo per 5-19 , e conquistandosi il diritto di tornare tra le grandi.
PADULE TORNA IN SERIE A
GRANDIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII… Con il risultato finale di 19-5 Padule si aggiudica la promozione in serie A, risultato di una stagione strepitosa, dominata nella regular season e nelle semifinali, consapevoli che avremmo incontrato un Messina molto competitivo e aggressivo che ha avuto la meglio per le prime due gare, ma ci abbiamo creduto fino in fondo, è al 27º out di gara 5 abbiamo alzato il meritato premio. Grazie ragazzi, ci avete fatto sognare…
IL ROSTER SESTESE
Jacopo Mani capitano
Johnatan Ariani
Leonardo Vannini
Valdemaro Faticanti
Gustavo Cano
Samy Ramirez
Lorenzo Vassallo
Matteo Faggi
Michele Parise
Michele Cerruti
Boyo Junior
Samuele Reggioli
Brayan De Aza
Zeno Matricardi
Euridis Martinez
Leonardo Molina
Marco Valsecchi
Neifi Mateo
Filippo Gandolfi
Alessandro Persico
Gianluca Panerai
Tecnici
Michael Brito Manager
Tommaso Mantelli P. Coach
Antonio Modestino Coach
Lorenzo Pieri Coach
Marco Labardi Coach
Sul campo di casa, vincendo gara 3, con il risultato di 1-7, il Codogno Baseball ‘67 si impone sul Bolzano B.C., in una serie dominata dalla formazione lombarda, uscita vincente da entrambe le gare giocate lo scorso weekend a Bolzano (4-2 in gara 1 e 16-8 in gara 2). In gara 3, bastano tre inning ai padroni di casa per prendere le misure sugli avversari e portare a casa una vittoria che significa “Serie A”. Altro netto successo quello dei Palfinger Reggio Rays sul Milano 1946. Nelle prime due gare della serie i Rays portano a casa due belle vittorie, 10-3 in gara 1 e 7-3 in gara 2, che seguite dalla vittoria casalinga ottenuta sabato in gara 3, con il risultato di 1-5, ripagano di una stagione impegnativa, confermano quanto di buono fatto durante tutta la stagione e regalano una meritata promozione. Ultima delle quattro sfide promozione quella tra Nettuno 2 B.C. e Fovea Embers Baseball. La formazione laziale domina incontrastata tutti gli incontri della serie, vincendo gara 1 e gara 2, giocate lo scorso weekend sul campo del Fovea (23-5 e 11-5), e andando ad ottenere il successo definitivo in casa, con un’altra ottima prestazione che gli regala il successo in gara 3 per 9-20 e la possibilità, per il prossimo anno, di competere nella massima serie.
Oltre ad aver incoronato le quattro promosse della stagione 2022, questo weekend di gare ha anche decretato quali saranno le formazioni che retrocederanno nel campionato di serie C 2023, vale a dire Yankees B.S.C, Carega Park Rangers e Junior Rimini Pirati, sconfitti rispettivamente da Junior Parma B.C., Zirart Fossano e Fano Baseball ‘94, nelle finali playout disputate in questi ultimi due fine settimana.
PLAY-BY-PLAY RISULTATI E TABELLINI
STATISTICHE CODOGNO BASEBALL ‘67
STATISTICHE PALFINGER REGGIO RAYS