La 200 e la 201. I campioni olimpici Nicolò Martinenghi e Thomas Ceccon scrivono un’altra pagina di storia del nuoto mondiale e della Federazione Italiana Nuoto. Le loro, argento di Tete nei 100 rana e bronzo di Thomas nei 50 farfalla con il record italiano, sono rispettivamente le medaglie numero 200 e 201 della Federnuoto ai mondiali.
Ma il racconto azzurro della seconda giornata dei campionati mondiali di Singapore, in svolgimento alla World Aquatics Arena, non finisce qui. A renderla ancora più radiosa per l’Italnuoto ci pensano due giovani: Carlos D’Ambrosio che si qualifica per la finale dei 200 stile libero, cancellando il record italiano di Filippo Megli che durava dal 2019; e Anita Bottazzo che strappa il pass per l’atto conclusivo dei 100 rana con il secondo tempo.
MARTINENGHI ARGENTO DA CAMPIONE. Un fuoriclasse sempre capace di rigenerarsi e di trovare nuovi stimoli, con l’obiettivo di valicare i propri limiti. Un campione vero dentro e fuori dall’acqua che vuol regalarsi un 2025 da protagonista sulla scia di un 2024 che l’ha visto toccare gli Dei dell’Olimpo. Nicolò Martinenghi aveva fatto intendere in semifinale di avere ancora margine e si prende un super argento nei 100 rana, restando sul podio iridato dopo i secondi posti di Fukuoka 2023 e l’oro di Budapest 2024. Lo precede, dopo aver condotto fino a dieci metri dall’arrivo, solo il redivivo cinese Qin Haiyang – oro in Giappone due anni fa – in 58″23. Eccezionale la gara del campione olimpico – tesserato per CC Aniene – che nuota in 58″58, miglior tempo siglato dal 2022, con un passaggio pazzesco in 26″90 e un ritorno in 31″68. “Sono al settimo cielo anche se non sembra perché sono molto stanco – racconta il primatista italiano (58″26) – Ho dato veramente tutto e negli ultimi metri ero abbastanza cotto e non ho potuto far nulla contro il ritorno del cinese. Sono felice perché la scelta di andarmi ad allenare con Matteo (Giunta ndr) è servita proprio per ricarmi, per creare nuovi stimoli e nuovi sfide. Di oggi può dispiacere perché l’oro l’ho accarezzato per tre quarti di gara ma sono felice come non mai”. Sul gradino più basso del podio sale il rappresentante del Kirghizistan Denis Petrashov in 58″88. Quinto posto per Ludovico Blu Art Viberti, che paga forse un briciolo di tensione. Il 23enne di Torino – tesserato per Fiamme Oro e CN Torino, seguito da Antonio Satta – chiude in 59″08, dopo aver portato in semifinale il primato personale a 58″89.
Una medaglia storica quella di Nicolò Martinenghi perché la duecentesima per la Federnuoto ai Mondiali; una leggenda di una Federazione vincente da sempre iniziata a Belgrado 1973 con l’argento di Klaus Dibiasi dai 3 metri.
Cresciuto nel Nuoto Club Brebbia seguito dal tecnico Marco Pedoja, prima di passare al Circolo Canottieri Aniene, Martinenghi sta effettuando in queste stagioni un percorso caratterizzato da una crescita graduale e costante: iniziata dai successi internazionali in tutte le piscine giovanili per l’esordio ai mondiali del 2017 a Budapest con un nono posto propiziatorio, seppur sfortunato, non ancora maggiorenne; poi la squalifica in semifinale a Gwangju nel 2019. Un’esperienza formativa, che ha alimentato sia la consapevolezza sia la voglia di emergere esplosa alle Olimpiadi di Tokyo con il bronzo anche con la 4×100 mista; poi nel 2022 la consacrazione definitiva gli ori ai mondiali di Budapest e agli europei allo Stadio del Nuoto di Roma; nel 2023 l’argento iridato della maturità a Fukuoka 2023. Il 2024 è stato l’anno perfetto ai mondiali di Doha è stato argento nei 50 e nei 100 rana; poi il titolo olimpico nei 100 rana alle Olimpiadi di Parigi 2024. A gennaio la decisione di cambiare allenatore per crearsi nuovi stimoli: da Pedoja passa alla “corte” di Matteo Giunta che lo allena al Centro Federale di Verona.
Martinenghi nei 100 rana è in striscia aperta da quattro edizioni consecutive concluse nelle prime due posizioni, impresa realizzata in Italia dalla sola Federica Pellegrini, che fu per sei volte di fila prima o seconda nei 200 stile libero.
Strepitosi i numeri di Tete che ha conquistato l’ottava medaglia iridata, cifra che, sul fronte del nuoto in vasca azzurro, lo pone alle spalle dei soli Federica Pellegrini (11) e Gregorio Paltrinieri (9), con possibilità di andare a caccia della doppia cifra sfruttando al meglio i 50 rana e la staffetta 4×100 mista.
CECCON FENOMENO . Un atleta capace di trovare energie pazzesche nel giro di ventinove minuti per andare forte che sia semifinale dei 100 dorso o finale dei 50 farfalla; che affronta avversari, acido lattico e pressione nervosa con naturalezza e consapevolezza disarmante. Thomas Ceccon è un fenomeno vero, rimette i panni di Highlander ed è di bronzo nei 50 farfalla e ritocca anche il suo record italiano. Il 24enne di Schio – tesserato per Fiamme Oro e Leosport, allenato al Centro Federale di Verona da Alberto Burlina – tocca in 22″67 e lima il 22″68 registrato a Fukuoka nel 2023 per il titolo iridato. Un tempo sensazionale, considerando una lieve incertezza avuta al momento del tuffo. L’oro, meritato, è del francese Maxime Grousset – in testa fin dalle batterie – in 22″48; l’argento dello svizzero No Ponti. “Sono entrato in acqua un po’ storto e non sono stato perfetto. Mi dispiace perché la condizione c’è e avrei potuto vincere l’oro – racconta il campione azzurro – Sarebbe stato possibile se il calendario fosse stato invertito: vale a dire con la finale dei 50 farfalla, prima della semifinale dei 100 dorso. Sono comunque felice, ripeto, perché mi sento bene in acqua e credo che si sia visto. Ho ancora tante gare in cui poter far bene”.
Ceccon è un ragazzo molto riservato e poco social. A otto anni è stato avviato alla pratica natatoria dai genitori Gioia e Loris, sulle orme del fratello maggiore Efrem. Dal settembre 2017 si trasferisce a Verona, insieme al tecnico Alberto Burlina e inizia ad allenarsi al Centro Federale “Alberto Castagnetti”. Considerato a ragione il prospetto più poliedrico del nuoto italiano, dotato di talentuosa acquaticità, aspira a diventare performante in molteplici specialità “anche perché cerco sempre nuovi obiettivi e aiuta a rompere la monotonia”. Nel frattempo, nel 2020, si è diplomato al liceo sportivo. Nel 2025 ha effettuato un collegiale di cinque mesi a Brisbane in Australia, per crearsi nuovi stimoli e studiare altre tecniche d’allenamento e approfondire la lingua inglese che sta studiando da qualche anno”.
Il fuoriclasse veneto, dopo Federica Pellegrini (11), Gregorio Paltrinieri (9) e Nicolò Martinenghi è diventato il quarto nuotatore azzurro a conquistare almeno 8 medaglie iridate in vasca lunga, tre delle quali del metallo più pregiato
SEMIFINALI. Una batteria nuotata a gas ridotto, per preservare le energie; poi in semifinale alza il ritmo. Thomas Ceccon gioca come il gatto con il topo e si qualifica per la finale dei suoi 100 dorso con il quarto tempo e la sensazione che domani possa regalare un altro show. Il campione olimpico e primatista del mondo (51″60) – tesserato per Fiamme Oro e Leosport, allenato da Alberto Burlina – chiude in 52″35, con un passaggio in 25″30 e un ritorno a velocità di crociera in 26″91 quanto basta per passare il turno. Il più veloce è il magiaro Hubert Kos in 52″21, cinque centesimi del russo sotto bandiera neutrale Kliment Kolesnikov secondo in 52″26. Eliminato Christian Bacico decimo. Il 20enne pavese – tesserato per Fiamme Gialle e Como Nuoto Recoaro, seguito da Verika Scorza – eguaglia il primato personale di 52″72 siglato in batteria, ma per la qualificazione doveva fare meglio del 52″57 del russo Miron Lifintsev ottavo in 52″57.
Si è fatta conoscere al mondo del nuoto a Fukuoka 2023 con un sorprendente quinto posto nei 50 rana, quasi da sconosciuta. Poi un 2024 di transizione in cui ha preso la decisione di andare ad allenarsi in Florida alla corte di Annie Lazor e studiare all’università a Gainesville. Anita Bottazzo è tornata alla grande e strappa il pass per la finale dei 100 rana con un super primato personale. La 22enne di Oderzo – tesserata per Fiamme Gialle ed Imolanuoto – nuota in 1’05″61, con un primo cinquanta da sprinter in 30″36 e un ritorno leggermente contratto in 35″25, ad appena diciassette centesimi dal record italiano di 1’05″44 siglato da Benedetta Pilato al Settecolli 2024. Davanti a lei per ora c’è la statunitense e campionessa olimpica della doppia distanza Kate Douglass in 1’05″49. “Ho ottenuto quello che cercavo da tanto tempo e per il quale mi sono preparata tantissimo – racconta la trevigiana che sale al secondo posto tra le performer italiane – Non sono sorpresa del mio risultato perché sapevo di valerlo. Sono felicissima ma concentrata in vista della finale”.
Una batteria sorniona, forse troppo, tanto da essere l’ultimo dei qualficati al turno successivo. Poi in semifinale ha tirato fuori dal cilindro tutto il suo talento per fare all-in. Carlos D’Ambrosio fa saltare il banco, si qualifica per la finale dei 200 stile libero e cancella il record italiano di 1’45″67 siglato da Filippo Megli, eliminato in 1’46″49 che vale il quattordicesimo tempo, per il quinto posto ai Mondiali di Gwangju. Eccezionale la prova del 18enne di Valdagno, già primatista italiano in corta – tesserato per Fiamme Gialle e Fondazione Bentegodi, allenato da Luca De Monte – che nuota il quinto crono in 1’45″23 e demolisce il primato personale di 1’45″99 siglato un mese fa al 61esimo Settecolli IP. Questi i passaggi del nuovo ennesimo talento dell’Italnuoto: 24″38, 50″92, 1’18″25 ed ultimo cinquanta superbo in 26″98. “Ho effettuato esattamente la gara che volevo e con i passaggi che avevo in mente – sottolinea D’Ambrosio, argento con la staffetta veloce – Io sapevo di valere questo tempo e uno dei miei obiettivi era proprio il record italiano. Adesso c’è la finale e voglio divertirmi e godermela: quel che verrà verrà. Mi dispiace di aver tolto il record a Filippo che è un grande atleta e un esempio per tutti”. Comanda, come in batteria, il campione olimpico David Popovici in 1’45″02.
SEMPRE IN DIRETTA IN TV. Tutte le gare saranno visibili in diretta tv in chiaro sui canali Rai Due, RaiSport +HD e Sky Sport 1 e Sky Sport Mix. Batterie alle 4:00 italiane (10:00 locali), semifinali e finali alle 13:00 italiane (le 19:00 a Singapore).
Così gli azzurri nelle semifinali e FINALI della 2^ giornata
Lunedì 28 luglio
100 rana mas FINALE
RI 58″26 di Nicolò Martinenghi del 19/06/2022 a Budapest
1. Qin Haiyang (Chn) 58″23
2. Nicolò Martinenghi 58″58
3. Denis Petrashov (Kgz) 58″88
5. Ludovico Blu Art Viberti 59″08
100 farfalla fem
1. Gretchen Walsh (Usa) 54″73
2. Roos Vanotterdijk (Bel) 55″84
3. Alexandria Perkins (Aus) 56″33
100 dorso mas semi
RM-RE-RI 51″60 di Thomas Ceccon del 20/06/2022 a Budapest
1. Hubert Kos (Hun) 52″21
4.Thomas Ceccon 52″35 qual. in finale
10. Christian Bacico 52″72 pp= (precedente 52″72 in batteria; precedente pp 53″42 del 15/04/2025 a Riccione) eliminato
100 rana fem semi
RI 1’05″44 di Benedetta Pilato del 21/06/2024 a Roma
1. Kate Douglass (Usa) 1’05″49
2. Anita Bottazzo 1’05″61 pp (precedente 1’05″82 del 13/04/2025 a Riccione) qual. in finale
12. Lisa Angiolini 1’06″41 eliminata
50 farfalla mas FINALE
1. Maxime Grousset (Fra) 22″48
2. Noè Ponti (Sui) 22″51
3. Thomas Ceccon 22″67 RI (precedente 22″68 di Thomas Ceccon del 24/07/2023 a Fukuoka)
100 dorso fem semi
Nessuna italiana qualificata
200 stile libero mas semi
1. David Popovici (Rou) 1’45″02
5. Carlos D’Ambrosio 1’45″23 RI-RIC-RIJ (precedente 1’45″67 di Filippo Megli del 23/07/2019 a Gwangju) – pp (precedente pp 1’45″99 del 28/06/2025 a Roma) qual. in finale
13. Filippo Megli 1’46″49 eliminato
200 misti fem
1. Summer McIntosh (Can) 2’06″99
2. Alex Walsh (Usa) 2’08″58
3. Mary-Sophie Harvey (Can) 2’09″15
Foto Andrea Staccioli / DeepBlueMedia
L’uso delle fotografie è consentito solo ed unicamente a testate registrate per fini editoriali. Obbligatorio menzionare i credit