Calcio: Fiorentina Sampdoria 3-3
UN PATRIMONIO DA NON DISPERDERE
di Alessandro “Coppins” Coppini
Gioia viola al Franchi
Firenze- Finisce con un 3 a 3 pirotecnico la sfida tra Fiorentina e Sampdoria. La prima cosa da sottolineare è che la partita è stata molto divertente: non è poco in un campionato in genere “grigio”. E poi ogni tanto ricordiamoci che lo spettacolo dovrebbe contare più del risultato. Pioli schiera insieme Simeone e Muriel (chissà se è stato convinto da qualcuno…) e il gioco d’attacco è migliore del solito. Al 34’ Muriel parte in solitaria, scarta tre avversari e piazza sul palo lontano con un colpo da biliardo: fenomenale! L’idea è che i viola siano superiori, ma ci pensano Edimilson e l’arbitro a togliere certezze. Il centrocampista compie un fallo scellerato e si prende il secondo giallo, Di Bello si inventa un punizione dal limite che Ramirez trasforma in un goal capolavoro. Nell’intervallo si sprecano le discussioni su come Pioli sistemerà la squadra rimasta in dieci. Si spera una mossa coraggiosa con Dabò a contenere al posto di Biraghi e la difesa a tre, ma Pioli questo coraggio non ce l’ha: fuori Simeone. La squadra subisce ma questo permette di avere grandi spazi, nei quali Muriel si infila per concedere un favoloso bis: il colombiano parte dalla propria metà campo si lancia da solo a destra mentre Chiesa svaria a sinistra allargando ancora di più la difesa blucerchiata. Affonda ancora il 29 viola e piazza di nuovo sul palo più lontano: strepitoso! Pioli a questo punto sbaglia ancora il cambio : fuori Muriel e dentro Laurini. Eppure il nuovo acquisto appariva come il giocatore adatto per non far rinchiudere la squadra e tenere in apprensione la difesa sampdoriana. E sembrava Gerson quello da togliere! Ci si mette anche Hugo con l’ennesima ingenuità: mano in area e rigore che Quagliarella realizza. Squadra demoralizzata che subisce ancora: Quagliarella è in area tra due viola ma resiste e piazza, al 40’, il 3 a 2 che sembra mortale. Ma ha ancora un grande cuore la squadra viola: all’ultimo respiro pallone buttato in area alla disperata, deviazione di Chiesa sulla quale si avventa Pezzella, capitano coraggioso: 3 a 3. Il punto smuove appena la classifica ma può dare morale. La squadra finché è rimasta in 11 è sembrata più tonica e organizzata, ma forse sarebbe preferibile Norgaard al posto del leggerissimo “ballerino” Gerson, con Veretout più avanzato. L’aveva fatta questa modifica il mister gigliato ma poi ci ha ripensato: mistero! Muriel sembra davvero un acquisto azzeccato, può finalmente risolvere il problema del goal. Insomma le basi per fare un buon girone di ritorno ci sono: tutto dipenderà da Pioli…