Rocco contro se stesso. Dal “money is not a problem” sbandierato giusto un anno fa alla realtà di oggi con l’obiettivo stagionale che diventa “stare nella parte sinistra della classifica”. Rocco attacca chi sottolinea il ridimensionamento della Fiorentina in meno di un anno dicendo che ha già speso molto. Vero, verissimo, è uno dei pochi presidenti ad aver speso tanto in questa stagione. Ma le parole contano, restano, e “money is not a problem” lo ha detto lui, non altri. Se parti con questo messaggio è chiaro che chiunque si aspetti una Fiorentina scatenata in ogni sessione di mercato. Non sarà così. Rocco ha detto che la Fiorentina crescerà ma lo farà un passo alla volta. Quindi anche il famoso “fast, fast, fast” lo abbiamo accantonato, almeno a livello sportivo. Sì perché poi quando c’è da attaccare la politica italiana o gli italiani stessi Rocco torna ad essere fast. “Ora non andate tutti in vacanza come fate in Italia” o ancora “Devono farmi fare ciò che voglio” oppure lamentarsi per i tempi lunghi per il centro sportivo o per lo stadio. Viene da chiedersi: Commisso si è informato della situazione politica (e burocratica) in Italia prima di acquistare la Fiorentina? Visto l’investimento verrebbe da pensare di sì ma dalle sue parole emerge una certa sorpresa nelle tempistiche italiane. Sicuramente i suoi attacchi continui stanno smuovendo i politici e sono molte le iniziative per aiutare Rocco, ma l’Italia è questa e bisogna avere la pazienza di stare ai tempi italiani. Sarebbe bello se tutta questa passione e tutte queste energie spese per le infrastrutture fossero impiegate sul campo.